Pineto. La sanità abruzzese ha bisogno di essere ricondotta a criteri di economicità, ma la strada della chiusura degli ospedali non è quella risolutiva. Parte da questa premessa la mozione presentata dalla consigliera comunale di Sel, Marta illuminati, con la quale si invita l’intero Consiglio pinetese ad una riflessione seria e approfondita su quello che accadrà e che sta già accadendo all’ospedale San Liberatore di Atri e ad esprimersi con atti ufficiali sulle decisioni intraprese sino ad oggi dal direttore generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi.
“Con la dissennata politica praticata in questi anni” si legge ancora nella mozione inviata al presidente del Consiglio Comunale, Ernesto Iezzi “si è riusciti a trasformare l’ospedale di Atri, considerato negli anni il fiore all’occhiello della sanità abruzzese, in una struttura di fatto diversa. Possiede le professionalità e le capacità di offrire una assistenza di alto profilo, ma è svilita dai tagli e dalla continua preoccupazione che colpisce tutto il personale sanitario per l’incertezza sul futuro. A chi giova il lento declino? La risposta è una sola: tanto più il pubblico scivola verso l’inefficienza, tanto più il privato ne trae giovamento e migliora gli utili. Non si taglia o si declassa un ospedale e un servizio che funziona e che garantisce utili all’azienda sanitaria. La sanità pubblica non si gestisce con le forbici ma con il buon senso”.