Una posizione chiara quella del sindaco, peraltro mai nascosta in precedenza, che ora torna a sostanziarsi di fronte ad una carenza di personale medico. ” Apprendiamo che a causa della carenza acuta di medici”, sottolinea D’Annuntiis, ” il servizio di radiologia del “nostro” ospedale non riesce a soddisfare le richieste di Tac e di riflesso la struttura ospedaliera si trova costretta, nonostante l’abnegazione di medici e operatori, a dirottare le prenotazioni agli ospedali di Teramo, Giulianova e Atri. Tutto questo comporta notevoli disagi alla cittadinanza e, soprattutto, aumento della mobilità passiva verso le vicine strutture private di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, con innegabili ripercussioni sui conti della sanità regionale”.
La questione Tac, nel ragionamento di D’Annuntiis, è solo l’ultimo tassello di un disegno già chiaro da tempo.
Tre gli esempi forniti: il declassamento ad ospedale di base (con riduzione di reparti e servizi), accorpamento dei reparti con diminuzione di posti letto, e poi quella che definisce “farsa” delle guardie mediche “prima soppresse e poi risorte grazie all’interessamento degli stessi che le avevano soppresse”.
“Tutto questo” prosegue il sindaco di Corropoli, ” evidenzia una profonda discrasia tra i proclami della Regione e la realtà che ci viene rappresentata dai cittadini.
Continua, così, il ridimensionamento del presidio ospedaliero della Val Vibrata che lascia intravedere operazioni mal nascoste, finalizzate alla chiusura definitiva della struttura a vantaggio di nuove realtà, non comprendendo fino in fondo l’importanza dell’ospedale di Sant’Omero quale trincea a difesa della mobilità verso le Marche”.