Atri, le preoccupazioni del Pd per il futuro dell’ospedale

sala_operatoriaAtri. Preoccupazioni per la sorte dell’ospedale di Atri, alla luce delle recente dichiarazioni dell’assessore regionale Lanfranco Venturoni e alla luce di quella che è la situazione della stessa struttura sanitaria.

 

Le perplessità sono riassunte in una nota di Gabriella Liberatore, capogruppo consiliare del Pd, che ripercorre alcune recenti avvenimenti: le esternazioni di Venturoni in occasione del consiglio comunale a Giulianova, poco più di una settimana fa, e gli impegni assunti in precedenza per l’ospedale di Atri. “ Più volte si siamo espressi in consiglio comunale con l’approvazione di ordini del giorno condivisi”, si legge nella nota, “ sulla situazione nella quale si dibatte il presidio ospedaliero di Atri, e abbiamo deliberato precisi impegni, anche in presenza dell’assessore stesso. Oggi, però, nel leggere le parole dello stesso Venturoni, sorgono dubbi e preoccupazioni”. Tra le questioni ancora irrisolte, secondo l’analisi della Liberatore, emergono due elementi: l’immutata situazione per la medicina nucleare e la mancata copertura dei ruoli di primario nei reparti di medicina e di rianimazione. “ Le preoccupazioni reali” prosegue la nota, “ nascono quando l’assessore parla di due ospedali, uno a Teramo, per la popolazione del capoluogo e la montagna, e l’altro sulla costa da Martinsicuro a Silvi, che è quello di Giulianova. A questo punto chiediamo al sindaco, quale sia il reale destino dell’ospedale di Atri, alla luce del documento sottoscritto dai sindaci di una vasta area. A questo punto, è necessario che venga convocato un nuovo consiglio comunale con la presenza dell’assessore alla Sanità regionale, in modo da confermare gli impegni assunti nel luglio del 2009”.

 

 

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