Così in una nota il capogruppo di Scelta Civica in Consiglio Comunale a Chieti, Alessandro Giardinelli, che aggiunge: “I continui fermi delle rampe sono probabilmente causati da problemi strutturali dell’impianto già noti che si era cercato di risolvere con un intervento di circa 500 mila euro; tale lavoro è risultato non sufficiente, dal momento che a causa di anomalie tecniche non evidenti, alcune componenti delle quattro scale dovevano essere sostituite dalla ditta Kone, la società incaricata della gestione ordinaria e straordinaria. L’azienda Kone successivamente aveva garantito slitte più robuste e resistenti per la risoluzione definitiva della storia infinita del blocco delle scale mobili. Visto che le soluzioni applicate non hanno sortito l’effetto desiderato con gravi disagi per i cittadini di Chieti e per tutti coloro che da fuori Chieti vengono nella nostra città, è lecito il dubbio che l’iter amministrativo o i lavori di manutenzione non abbiano avuto l‘efficacia prevista e la certezza che da tale inefficienza deriva un danno economico e di immagine per il Comune di Chieti e di vivibilità. Pertanto l‘interrogazione ha la finalità di conoscere: a) se il capitolato di appalto per la manutenzione della scala mobile contenesse i requisiti sufficienti per un’idonea manutenzione e funzionamento dell’impianto ed a quanto ammonta esattamente la spesa prevista e pagata alla ditta Kone per la manutenzione b) se i lavori di manutenzione successivamente effettuati sull’impianto di scala mobile abbiano rispettato i capitolati di appalto o se gli stessi non siano stati rispettati ed in quale modo e misura c)se tali lavori siano stati eseguiti a regola d’arte nel rispetto dei capitolati d’appalto d) se i pezzi di ricambio e gli interventi fossero quelli descritti nel capitolato e) se la spesa effettuata sia stata equa e congrua f) se si fosse accertato un qualsiasi altro motivo dell’inefficienza della scala mobile dopo i lavori di manutenzione ed eventuali responsabilità, ed infine se, qualora si fosse riscontrato una qualsiasi irregolarità nell’iter o nelle opere di manutenzione, questa Amministrazione ritiene di chiedere a tutela degli interessi dell’Ente, il risarcimento dei danni agli eventuali responsabili dell’attuale inefficienza della scala mobile”.