Chieti. Una strategia per favorire l’assegnazione degli investimenti a favore dello stabilimento abruzzese di proprietà della multinazionale tedesca Fresenius Medical Care, con lo scopo di preservare il sito produttivo nonostante la riduzione delle attività registrate negli ultimi mesi e la progressiva delocalizzazione della produzione, è stata al centro dell’incontro che si è svolto in Provincia di Chieti convocato dal presidente, Enrico Di Giuseppantonio, insieme al sindaco di Canosa Sannita Lorenzo Di Sario, ai rappresentanti dell’azienda chimico-farmaceutica Dialifluids, ai referenti provinciali delle organizzazione sindacali Cgil, Cisl e Uil e Confindustria.
A margine dell’incontro, il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio afferma: “L’ottica condivisa da tutti gli interlocutori è quella di intervenire a sostegno dell’insediamento e dei lavoratori in un fase in cui è ancora possibile prevenire ogni criticità, tanto più se si considera la realtà aziendale della Dialifluids di Canosa Sannita. Tutto questo è possibile puntando sulla diversificazione della produzione e la riconversione al biomedicale attraverso un piano industriale sostenibile messo a punto dall’azienda. D’altronde, parliamo di uno stabilimento sano, altamente qualificato, dotato di impianti nuovi e moderni in un mercato ancora appetibile – aggiunge Di Giuseppantonio – che dà occupazione a 120 lavoratori prevalentemente giovani che raggiungono le 150 unità se consideriamo l’indotto: una forza lavoro specializzata su cui vale la pena investire. Ci siamo confrontati in un clima sereno e costruttivo, ho registrato la volontà comune di preservare il livello occupazionale e produttivo del nostro territorio e ci siamo impegnati a farlo nella consapevolezza che ci sono prospettive reali di attrarre gli investimenti da parte della multinazionale tedesca sul territorio nazionale e di catalizzarli in particolare verso lo stabilimento di Canosa Sannita. A tal fine, sulla scia della richiesta di incontro già avanzata dalle organizzazioni sindacali, chiederò formalmente l’apertura di un tavolo istituzionale al Ministero dello Sviluppo Economico”.