D’Amico sulla vicenda della New Trade

camillo_damicoChieti. “Lo sconcerto è notevole per l’umana difficoltà e disorientamento provano i lavoratori della New Trade di Gissi così come la comprensione per la difficoltà della proprietà a garantire la ricollocazione occupazionale dopo l’accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico il 3 giugno 2012 che trova oggettive difficoltà nella sua totale applicazione”.

Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Le risultanti dell’incontro sindacale di ieri non ci soddisfano affatto ma è nostro dovere comprendere e conoscere anche le ragioni dell’azienda oltre quelle del sindacato. La scommessa sulla riconversione della ex Golden Lady l’abbiamo fatta tutti; solo qualche forza politica se ne è voluta assumere gli onori ponendo manifesti di giubilo e meriti sul positivo risultato raggiunto. Noi non abbiamo mai fatto parte di chi ha voluto prendersi facili meriti senza verificare le ragioni concrete ma abbiamo sempre avuto un atteggiamento sobrio e responsabile, dialogato con i sindacati senza mai dimenticare quelli delle proprietà, operato per accreditare e radicare nel territorio le due nuove esperienze imprenditoriali (Silda Invest e New Trade) che hanno scommesso sul futuro del vastese. Continueremo a farlo con senso di responsabilità senza cadere nel panico, non ricorreremo a piazzate e populismi di maniera ma avremo il solito atteggiamento di costruttiva responsabilità che chiediamo a tutti. Quando: sono a rischio posti di lavoro, famiglie che restano sul lastrico, giovani che vedono il loro futuro appannarsi ancora di più, un territorio destinato ad essere ulteriormente dimenticato ed abbandonato al proprio destino, non bisogna rassegnarsi ma reagire andando anche al di là delle proprie funzioni. La vicenda della New Trade è lo specchio del nostro territorio: aziende che delocalizzano e vanno via, istituzioni che nicchiano e sono assenti, investimenti per le infrastrutture e logistica promessi ma non si concretizzano, sindacati disperati che cercano soluzioni compromissorie e di circostanza per garantire il naturale diritto alla sopravvivenza dei lavoratori. Siamo il sud dell’Abruzzo ma rappresentiamo il retropensiero di chi governa provincia e regione. Noi, cocciutamente, non ci rassegniamo e lavoreremo certamente per non generare solo speranze – conclude D’Amico – ma per aiutare a trovare soluzioni pur essendo forza politica di opposizione. Chi governa provincia e regione non può dare fare affermazioni evasive e stizzite ma dare risposte concrete per garantire lavoro, occupazione in questa martoriata parte dell’Abruzzo”.

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