Pescara. I consiglieri comunali del Pd, Diodati, Corneli e Del Vecchio, annunciano la richiesta di una convocazione di un consiglio comunale straordinario, anche in seduta aperta, sul cavo sottomarino Abruzzo-Montenegro.
Il progetto della società Terna (il principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica ad alta tensione) prevede un cavo sottomarino della portata di 500 Kw continui che collega Pescara al Montenegro. Cavo che una volta arrivato a Pescara verrà trasferito sotto terra fino alla Turbogas di Gissi coinvolgendo il territorio della città di Pescara, San Giovanni Teatino, Spoltore, Cepagatti, fino ad arrivare a Gissi. Un progetto, grazie ad un accordo stipulato tra i due paesi lo scorso 6 febbraio Roma, di circa 700 milioni. Il cavo, che sarà realizzato da Terna, sarà lungo 450 km, avrà una capacita’ iniziale di 1.000 MW e sarà completato nel 2013. Il nuovo cavo sottomarino dovrebbe consentire di scambiare energia rinnovabile con i Balcani e garantirebbe una maggiore sicurezza ed efficienza degli approvvigionamenti del sistema elettrico italiano grazie alla diversificazione delle fonti e all’aumento della concorrenza.
“Tale consiglio – hanno spiegato i tre consiglieri in una nota – si rende necessario per comprendere ed acquisire tutte le informazioni riguardanti l’impatto ambientale che l’opera infrastrutturale comporterà sulla città e sui centri limitrofi interessati”.
Le spiegazioni di Lorenzo Sospiri. “La città di Pescara e la sua riviera sud non subiranno alcun danno, né ambientale, né paesaggistico, dal passaggio del nuovo cavo sottomarino frutto dell’accordo internazionale tra Italia e Montenegro per portare più energia elettrica nel nostro paese e a un costo minore. Sul capoluogo adriatico quel cavo, di 8 centimetri di diametro, sarà infatti completamente interrato, dalla riviera sino a Cepagatti. Per il prossimo 16 marzo è già stata fissata la Conferenza dei Servizi presso il Ministero delle Attività Produttive, alla presenza di 80 Enti interessati e l’Abruzzo sarà rappresentato dal Presidente della Regione Chiodi che chiederà certezze e garanzie in termini di eco-sostenibilità del progetto che riveste comunque un’importanza strategica”. Lo ha spiegato il consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri, capogruppo in Consiglio comunale che, questo pomeriggio, ha preso parte a un incontro a Cepagatti sul ‘caso’ del nuovo cavo sottomarino che verrà realizzato per il trasporto di energia elettrica.
“L’intervento prevede l’installazione di un cavo di 8 centimetri di diametro che dal Montenegro arriverà sul Gargano, il punto più stretto tra le due sponde, ed entrerà a Pescara a ridosso di Villaggio Alcyone, proseguirà sulla riviera sud e attraverserà la città per arrivare sulla via Tiburtina, proseguendo sino a Cepagatti, dove la corrente continua verrà scambiata in alternata. Il percorso già definito dal Gargano sino alla nostra riviera e alla via Tiburtina sarà però completamento interrato a una profondità di 20 metri, dunque non ci sarà alcun danno ambientale, né paesaggistico per la nostra città e il nostro lungomare dove non sono previsti tralicci o altre opere di impatto. A questo punto l’unico ‘fastidio’ procurato alla nostra città riguarderà la fase di esecuzione dei lavori che determineranno scavi e ruspe, disagi per i quali, ovviamente, chiederemo a Terna un congruo ristoro economico a favore del territorio”. Per il prossimo 16 marzo è già stata fissata la Conferenza dei Servizi alla quale prenderà parte, per l’Abruzzo, il Presidente Chiodi, “ma nel frattempo – ha proseguito il consigliere Sospiri – lo stesso Presidente ha già annunciato che nei prossimi giorni convocherà i sindaci interessati dalle opere, a partire da Pescara e Cepagatti, per una pre-conferenza dei servizi tesa a verificare il progetto, le necessità correlate e anche lo stesso ristoro che verrà chiesto a Terna, la quale avrebbe ipotizzato la somma di 800mila euro, giudicata assolutamente irrisoria per le due città. E’ evidente la portata del progetto, frutto dell’accordo internazionale tra l’Italia e il Montenegro che ci consentirà di portare nel paese una quantità maggiore di energia elettrica a un costo evidentemente inferiore, e soprattutto è evidente il ruolo di primo piano che lo stesso Abruzzo assumerà a livello internazionale. Ma è anche chiaro che prima dell’avvio delle opere dovremo avere assoluta certezza dei tempi e delle modalità di esecuzione e soprattutto delle somme necessarie per il ripristino dei siti che saranno interessati dai lavori. Ci sembra dunque di poter tranquillizzare gli utenti, i cittadini e gli imprenditori del mare che non si ritroveranno con divieti e tralicci, ma possiamo anche tranquillizzare il Pd che oggi, nell’ennesimo tentativo di dimostrare la propria esistenza, non si è lasciato sfuggire l’occasione per strumentalizzare tale vicenda e addirittura chiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, scivolando nell’ennesima figuraccia determinata dalla mancata informazione”.