“Una commissione consiliare esautorata delle proprie competenze, che si ritrova ad esaminare a cose fatte il programma operativo che disegna il futuro della sanità regionale, senza poter esprimere alcun parere in proposito. Questo perché i dati e la documentazione necessaria ci sono stati forniti in ritardo dall’assessore Venturoni, il quale aveva invece assicurato la possibilità di discutere insieme a Chiodi le scelte che oggi approdano al Ministero”. A parlare i consiglieri regionali del Pd, Claudio Ruffini,Franco Caramanico, Giovanni D’Amico e Marinella Sclocco che questa mattina hanno deciso di abbandonare i lavori della commissione consiliare alla Sanità, insieme agli altri rappresentanti dell’opposizione, per protesta contro i ritardi e “le colpevoli mancanze del Governatore Chiodi e dell’assessore Venturoni, che hanno esercitato un vero e proprio colpo di mano ai danni dei cittadini abruzzesi, privati di uno dei diritti fondamentali, quello legato alla tutela della salute. Una tutela che non può prescindere – ha osservato Caramanico – dalla permanenza sul territorio dei piccoli ospedali, la cui funzione non può essere cancellata con un colpo di spugna. Come non può essere cancellato il piano sanitario elaborato dal precedente governo di centro sinistra e tuttora vigente. E che si tratti di un piano valido lo dimostra il fatto che viene difeso dai sindaci, anche del centro destra”.
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