Pesca, fermo biologico da rivedere: Federpesca si appella al ministero

squeoGiulianova. Lo definiscono un fermo di pulcinella. Da un versante, quello abruzzese e marchigiano, le imbarcazioni sono ferme per dare corso al fermo biologico, dall’altra parte dell’Adriatico, i marinai croati si avvicinano, pescano in acque internazionali (cosa che normalmente non fanno) in modo da preservare le proprie acque territoriali.

Masticano amaro i pescatori del Mediao Adriatico, che non gradiscono tempi e modalità di appplicazione del fermo biologico. A dare fiato al dissenso è Walter Squeo di Federpesca, che lancia segnali chiari al ministero.” Il nostro mare non è tutelato in quanto non è effettivamente  sotto riposo biologico,è quindi un fermo di pescatori italiani”, sottolinea Walter Squeo, “che guardano i colleghi croati che traggono profitto da questa situazione. In questo frangente arrivano merluzzi dalla Croazia, a 10-15 euro al chilo,mentre ai nostri pescatori prima del fermo venivano battuti all’asta da 2 a 5 euro al chilo. Il fermo biologico serve per la salvaguardia della risorsa e non per rafforzare l economia croata,secondo noi il fermo va rivisto e deve comprendere tutto l’Adriatico”.

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