Crisi del legno nel Teramano: la Filca-Cisl suona la sveglia alla classe imprenditoriale

mobilificioTeramo. E’ una crisi senza precedenti quella che sta vivendo il settore mobile-arredamento nel teramano ma non per questo si vuole restare con le mani in mano attendendo che la componente politica faccia la propria parte. E’ la Filca Cisl di Teramo a dare una scossa al settore dopo un primo allarme che aveva portato il crollo del mobile a diventare per un attimo protagonista nell’agenda politica regionale, restando poi in effetti solo una buona intenzione.

“Se vogliamo uscire dalla crisi” ha detto in una nota Giancarlo De Sanctis, segretario generale della Filca Cisl di Teramo “dobbiamo creare noi il cambiamento e smettere di pensare che qualcun altro lo farà al nostro posto; la Filca Cisl di Teramo c’è, aspettiamo risposte da tutti gli altri”.

Dopo un primo momento nel quale anche la giunta regionale aveva preso coscienza della profonda depressione nella quale il comparto vive ormai da tempo, impegnandosi ad inserire le problematiche del settore nel tavolo di crisi previsto dal patto per lo sviluppo, De Sanctis ora suona la sveglia alla classe imprenditoriale affinché sappia corciarsi le maniche per traghettare insieme la categoria fuori da questo momento cruciale.

Già due mesi fa, ricorda infatti il direttore generale, la Filca Cisl aveva proposto ai rappresentanti delle associazioni di categoria l’istituzione di un Tavolo di Concertazione specifico per il settore del Legno e Arredo della provincia di Teramo, con l’obbiettivo di giungere alla sottoscrizione di un documento da proporre al tavolo di crisi regionale senza tuttavia trovare alcun riscontro.

L’unica azione concreta è arrivata dalla Provincia di Teramo che, tramite l’assessore Ezio Vannucci, ha dichiarato la disponibilità, seppure con gli esigui finanziamenti di cui l’ente dispone, a portare avanti una serie di interventi di coordinamento dei progetti per attingere a risorse regionali.

In particolare De Sanctis ricorda come siano necessarie le garanzie per l’accesso al credito, il sostegno della liquidità aziendale, sistemi premiali per le imprese che mantengono gli attuali livelli occupazionali attraverso la gestione della fiscalità regionale, percorsi formativi on the job ed ammortizzatori sociali, sostegno alle fasi di start up delle nuove imprese, fiscalità di favore da parte delle amministrazioni locali, nei confronti delle aziende operanti nel territorio, per tutta la durata del periodo di crisi aziendale, oltre a sistemi di gestione e finanziamento di rete d’impresa per il settore dell’arredo attraverso una commissione tecnica che si occupi del progetto di rete.

“In attesa che si determini un progetto funzionale e concreto nell’ambito dell’OMLA” continua De Sanctis “la Filca Cisl invierà a tutte le imprese del legno della provincia di Teramo le proposte condivise, così da stimolare, tramite loro, le associazioni imprenditoriali cui fanno riferimento e cercare di salvare un settore, quello del mobile, che rappresenta una fetta importante del Pil provinciale”.

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