Alba-Civitella, tessere negate del Pd: l’esito dei ricorsi

Alba Adriatica. Due rimandati a settembre ed un bocciato: la Commissione di Garanzia Provinciale del PD Teramo ha stabilito di rimandare alla Commissione Regionale i ricorsi presentati da Nicolino Colonnelli e Daniele Zunica e di bocciare il ricorso presentato da Mario Tulini.

 

 

 

E’ questa, in sintesi, l’epilogo, intermedio, del caso delle tessere negate.
La segreteria provinciale del Partito Democratico, nella comunicazione, fa le sua valutazioni: la richiesta di tesseramento per l’anno 2015 di Mario Tulini è stato respinta essendo il suddetto in palese violazione dell’Articolo 2 comma 9 dello Statuto Nazionale del Partito Democratico.

Sorte diversa, invece, quella toccata a Daniele Zunica e Nicolino Colonnelli ai quali è pervenuta la seguente missiva:

“Carissimo,
con la presente La informo che la Commissione Provinciale di Garanzia, riunitasi in data 20.04.2016 alle ore 17.00, dopo aver esaminato il ricorso da Lei presentato in merito alla richiesta di tesseramento per l’anno 2015 ha ritenuto che:
data l’esigenza di dover applicare ed interpretare correttamente le norme vigenti all’interno del Partito; considerata la relazione del Segretario di Circolo comunale in merito al Suo ricorso,
emergono elementi che necessitano di ulteriore approfondimento.
In considerazione di questo la Commissione Provinciale di Garanzia ha ritenuto opportuno, all’unanimità rimettere la decisione in capo alla Commissione Regionale di Garanzia.

 

 

In sintesi un bocciato e due rimandati a settembre.

“Presenterò ricorso alla Commissione di Garanzia Regionale” – queste le parole di Mario Tulini – “Non viene concessa la tessera a chi ha sempre militato nel centro-sinistra e a chi ha fondato il Partito Democratico. Reputo, questa, una sentenza scellerata visto il mio percorso politico, per poi essere giudicato da chi prima ha contribuito con il centro-destra all’azione messa in atto per far cadere la mia Amministrazione e da chi si è poi candidato con il centro-destra guidato da Gaetano Luca Ronchi nella successiva competizione elettorale. Mi riferisco, per chi non conoscesse i fatti, a Stefano Di Filippo membro della Commissione di Garanzia provinciale e ad Enzo Vagnoni attuale segretario del Circolo PD di Civitella del Tronto, due personaggi che hanno liberamente scelto di ricoprire la carica di Assessore con una Giunta di centro-destra. Ho anche richiesto, alla presentazione del ricorso, di poter essere ascoltato dalla Commissione per meglio spiegare le mie ragioni e soprattutto per meglio raccontare i fatti accaduti a Civitella del Tronto, ma purtroppo non mi è stata concesso. Sono sicuro che in Commissione Regionale, la quale è libera politicamente e non condizionata da agenti esterni, le mie ragioni verranno accolte.”

Stupore e meraviglia, invece, da parte di Daniele Zunica e Nicolino Colonnelli: “Una Commissione di Garanzia che non decide non ha motivo di esistere; i casi sono due: 1- non decide perché non sa come fare a trovare l’appiglio statutario per negarci la tessera. 2- Non riesce a decidere perché non è in grado di capire le norme statutarie . In entrambi i casi questa commissione non è in grado di garantire nemmeno se stessa! Questo è quello che è accaduto rimandando la decisione alla Commissione regionale. Una commissione di Garanzia non può non decidere, è illogico e irrazionale, un ricorso o viene accettato o viene respinto seguendo le norme statutarie. Questa scelta è un evidente sintomo che non ci sono motivazioni che possano escluderci dal tesseramento; alla luce di tutto ciò il Segretario Minosse farebbe bene a sopprimere questa commissione: o i membri non sono all’altezza del ruolo che ricoprono o subiscono le pressioni politiche di chi vuole escludere a tutti i costi chi dissente dalla linea del Soviet Supremo; di fatto la Commissione ha scelto di non andare contro chi li ha nominati e questo non può essere tollerato. I Segretari Comunali di Civitella ed Alba Adriatica farebbero bene a dimettersi dopo questa sentenza, visto che in prima istanza ci hanno rifiutato la tessera e a quanto pare non ci sono norme che ci impediscano il diritto al tesseramento. Farebbe bene a dimettersi anche il Segretario Provinciale Minosse visto che all’interno del Partito da lui guidato nemmeno la commissione di garanzia è libera da questi giochini politici. Se non sapevano come uscirne potevano seguire l’articolo 40 bis dello statuto comma 9 : ”Le Commissioni di Garanzia esaminano e deliberano sui ricorsi dopo una fase istruttoria non superiore a trenta giorni, garantendo comunque l’esito definitivo dei ricorsi entro sessanta giorni dall’inizio della procedura. Qualora le Commissioni di Garanzia non si pronuncino entro detto termine gli atti vengono avocati dalla Commissione di Garanzia di livello superiore, che delibera entro il termine dei trenta giorni successivi al ricevimento degli atti e provvede a segnalare agli organismi dirigenti del Partito l’omissione di quella Commissione che non ha deliberato.”
Avrebbero fatto meglio a non esprimersi per ottenere lo stesso risultato visto l’autogoal politico che si sono fatti. Ma in quanti di questi Signori, di questo Segretario Provinciale conoscono lo statuto?
Aspetteremo con fiducia la convocazione della Commissione Regionale che sicuramente ci restituirà dei diritti che altri ingiustamente ci hanno tolto.
Il PD di Teramo, nei suoi organi dirigenti, non è affatto democratico ma come disse Minosse “Verticistico”.

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