Giulianova, a pesca nonostante i divieti anti-virus: sorpreso e denunciato dalla Finanza FOTO VIDEO

Prosegue l’azione di controllo, anche in mare, della Guardia di Finanza con finalità di sostegno della cittadinanza e delle più generali esigenze di far osservare le prescrizioni governative finalizzate al contenimento della pandemia riconducibile al diffondersi del coronavirus: occorre attenersi responsabilmente alle limitazioni imposte per motivi di sanità pubblica.

 

Nella giornata di ieri una Unità Navale della Stazione Navale di Pescara della Guardia di Finanza ha monitorato l’aerea di mare prospicente le coste abruzzesi denunciando all’autorità giudiziaria il comportamento di un uomo di 56 anni che, in barba alle ordinanze, era uscito con il natante per andare a pesca, fuori il porto di Giulianova. A parte il caso specifico, le immagini e le riprese video, di per sé significative, mostrano una situazione ove la popolazione sembra aderire convintamente ai provvedimenti normativi, come mostra anche il radar di bordo.

 

È possibile uscire in barca? A questa domanda il Reparto Operativo Aeronavale di Pescara risponde rilanciando una nota del Ministero dei Trasporti: “Non ci sono specifiche indicazioni nel Dpcm del 9 marzo. Tuttavia – tranne per quei rarissimi casi di persone che vivono nella propria barca – per arrivare alla barca sarà necessario spostarsi, ricadendo quindi nella fattispecie dello “spostamento solo per esigenze lavorative, sanitarie o per altre necessità quali l’acquisto di beni di prima necessità” da evitare”.

 

Dunque, a meno che non si abiti o lavori su un’imbarcazione, sono proibite le uscite in barca, anche in solitudine, proprio perché ciò richiederebbe inevitabilmente di uscire di casa ed esporre se stessi e gli altri al rischio di un contagio. Il messaggio della Guardia di Finanza: “Noi ci siamo!”

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