Stop al randagismo, il Comune di Campli chiama in causa il Prefetto

cani_randagiCampli. “A questo punto è necessario che intervenga il Prefetto”. A sostenerlo è l’assessore camplese Sandro Mariani, che torna ad accendere i riflettori sul fenomeno del randagismo. 

 

Con l’estate aumentano, infatti, gli abbandoni di animali, soprattutto cani, figli delle cucciolate primaverili e torna anche il malcostume di considerare gli animali come degli oggetti, che danno fastidio, impicciano, che non possono entrare in spiaggia o negli alberghi e che si gettano come fossero rifiuti. “Il problema è evidentemente culturale” sottolinea Mariani. “Molte persone sono portate a non avere rispetto per la vita dei nostri amici a quattro zampe e semplicemente pensano di potersene disfare lasciandoli al loro destino”. Dati alla mano si tratta di un fenomeno purtroppo imponente, che conta almeno 3 abbandoni segnalati ogni settimana, nel solo comprensorio del comune di Campli ed oltre 100 ordinanze di sterilizzazione delle femmine, emanate negli ultimi anni. Un problema che affligge soprattutto le piccole comunità, che hanno una vasta estensione territoriale che rende impossibile un controllo capillare del territorio e che si ripercuotono pesantemente anche sulle non certo pingui casse comunali. Pugno di ferro, dunque, dopo le varie iniziative di sensibilizzazione portate avanti negli anni passati, in cui si è cercato di far capire ai cittadini il fenomeno. L’assessore intende chiedere al Prefetto di convocare un tavolo tecnico di ordine provinciale. “Forse è il caso di ricordare che l’abbandono è un reato penale, ma soprattutto è il caso di scuotere le coscienze dei teramani mostrando le atroci sofferenze cui sono sottoposti gli animali abbandonati, spesso anche vittime di incidenti stradali.”

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