Pescara, assistenza domiciliare: tariffe più care col nuovo Isee

Pescara. Modificate le tariffe per gli utenti del Servizio Assistenza Domiciliare (Sad), che per poter usufruire del servizio dovranno corrispondere una quota di compartecipazione maggiore.

“Una determina del dirigente comunale del mese di ottobre, con effetto retroattivo tra l’altro, ha rimodulato le tariffe relative all’assistenza domiciliare garantita a persone diversamente abili e non autosufficienti in base alle nuove tabelle del reddito Isee”, comunica il consigliere comunale Massimo Pignoli, che afferma di essere “pronto a bloccare i lavori del consiglio comunale con migliaia di emendamenti”.

In sostanza, i criteri di calcolo dell’Isee sono stati modificati a seguito della Riforma dell’indicatore della Situazione Economica Equivalente, il che vale a dire che è considerato ‘reddito’ tutto ciò che contribuisce ad aumentare la ricchezza patrimoniale della famiglia o del singolo, compresa la giacenza dei Conti correnti dell’anno precedente, gli assegni di mantenimento corrisposti al coniuge in caso di separazione e anche la prima casa, in quanto ‘patrimonio immobiliare’.

“In base a queste tabelle si può arrivare a pagare anche 17,05 euro ogni ora di assistenza domiciliare ricevuta”, ha rilevato Pignoli riguardo al nuovo ricalcolo delle compartecipazioni degli utenti al Sad. “Vista la novità introdotta, il Comune ha provveduto a inviare una lettera a tutti gli utenti interessati dal servizio con la quale si chiede di accettare o meno le nuove tariffe”.

Dal canto suo, il Comune di Pescara si è reso disponibile a fornire agli utenti ogni chiarimento sulla questione presso gli Uffici di competenza.

Lo comunica l’assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino, che riguardo alla valenza retroattiva della normativa chiarisce: “Coloro che avevano prodotto l’Isee prima di giungo 2016, sono invitati a riprodurlo in modo da effettuare un calcolo preciso e avere un quadro della propria situazione e valutare se usufruire del servizio”; e aggiunge: “Sottolineo che non si tratta di modifiche stabilite dall’Amministrazione Comunale, ma da una normativa nazionale”.

Alla normativa nazionale ha poi fatto seguito la determina comunale risalente al mese di ottobre: questa, in quanto retroattiva, si applica anche agli utenti che hanno presentato l’Isee prima della determina stessa.

“È un vero e proprio disastro”, afferma il consigliere comunale Massimiliano Pignoli, che sottolinea “da un lato si danneggiano gli oltre 300 utenti, molti dei quali stanno rifiutando non potendosi permettere queste elevate tariffe orarie e dall’altro i circa 70 operatori che si occupano dell’assistenza domiciliare stanno perdendo molte ore di lavoro e di conseguenza anche la retribuzione. Chiedo un immediato ripristino delle condizioni precedenti”.

Riguardo al numero delle ore degli operatori, Allegrino afferma:

“Se qualche utente rinuncerà, non ci sarà tuttavia alcuna riduzione del monte ore previsto dal servizio, in quanto le ore disponibili saranno impiegate per nuovi utenti o per coloro che hanno manifestato il bisogno di un maggior numero di ore di assistenza. Pertanto gli operatori che garantiscono la Sad, possono stare tranquilli. Non ci sarà alcun riflesso sulle convezioni attivate dal Comune”.

Uno dei lavoratori coinvolti, Bruno De Laurentiis, conclude:

“Oggi ci sono lavoratori che stanno facendo meno ore rispetto al passato, perdendo decine di euro ogni settimana. Il disagio è doppio: per gli utenti che stanno rinunciando al servizio e per noi operatori che stiamo perdendo il lavoro. Chiediamo il ripristino immediato delle condizioni precedenti”.

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