Fusione Comuni, nuovo rinvio al 2027 per la Nuova Pescara

Pescara. Verrà presentato giovedì il progetto di legge da depositare in Regione per spostare al 2027 la nascita della Grande Pescara dalla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Dal 2023, progetto originario, la creazione della città metropolitana, già slittata al 2024, si prepara così a una nuova proroga.

Si prevede, ora, la creazione di una nuova commissione per finalizzare l’approvazione, ma già si registrano le polemiche dell’associazione Nuova Pescara: “Da diversi mesi denunciamo le trame della maggioranza di centrodestra contro la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano sancita dal referendum del 2014 e dalla legge regionale del 2018.”, afferma il presidente Marco Camplone, che auspica ora “che le opposizioni siano dure e facciamo valere anche le ragioni della democrazia e il senso stesso del referendum e della legge”.

“Ko spostamento al 2027, dopo lo spostamento già ottenuto della prima scadenza dal 2022 al 2023, è in realtà un vero e proprio tentativo di far saltare Nuova Pescara per conservare posti e stipendi”, incalza Campone, con l’associazione che ha “rifiutato di fornire qualsiasi tipo di collaborazione alle forze politiche ostili al dettato referendario e a una legge regionale votata all’unanimità, chiede ai deputati e ai senatori abruzzesi di tutti gli schieramenti politici di adoperarsi affinché il progetto di legge di Sospiri non venga approvato”. “Nuova Pescara dovrà diventare realtà il 1° gennaio 2024, nel pieno rispetto della seconda scadenza della legge”, conclude.

Secca e rapida la replica di Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale che tranquillizza “amministrazioni locali e cittadini coinvolti nel processo di fusione: dasterà attendere 48 ore per ascoltare direttamente dal sottoscritto, proponente del progetto di legge, quali innovazioni presenta la proposta normativa e quanto profondamente dimostri l’assoluta volontà di concludere in maniera efficace e sostanziale il processo di fusione dei Comuni che porterà alla Nuova Pescara”.

“Già da oggi – aggiunge – posso assicurare che l’impianto normativo che presenterò giovedì mattina è ampiamente condiviso dall’Assemblea legislativa e che fanno solo danno all’Abruzzo i tentativi di boicottaggio a ‘scatola chiusa’ di un testo che ancora non si conosce e che, tra l’altro, considerando la fretta divulgativa dell’Associazione ‘Nuova Pescara’, non era ancora nemmeno depositato in Consiglio”.

“Non entro nel merito dei contenuti per rispetto dei colleghi e delle amministrazioni che insieme a me hanno lavorato per la modifica della legge – sottolinea il presidente del consiglio regionale – ma mi preme evidenziare quanto sia sconfortante leggere di presunti ‘tentativi di far saltare Nuova Pescara per conservare posti e stipendi’. Sono logiche piccole quelle che intendono solleticare fumose e populiste visioni che tenderebbero alla salvaguardia di posizioni di potere locale. Invito gli amici della Nuova Pescaraalla conferenza stampa di giovedì mattina e sarò felice di sconfessare ogni timore”.

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