Chieti, emergenza idrica: il Consiglio Comunale Straordinario approva due ordini del giorno

Ferrara: “Una seduta di confronto diretto finalizzata a trovare soluzioni per la città”

Chieti. Nel pomeriggio di oggi si è svolta la seduta del Consiglio straordinario dedicato all’emergenza idrica, aperto alle associazioni e comitati cittadini e con la partecipazione dell’assessore regionale con delega al servizio idrico Emanuele Imprudente, il presidente dell’Ersi Nunzio Merolli e la presidente dell’Aca Giovanna Brandelli. Durante la seduta sono stati presentati e approvati due ordini del giorno da parte della maggioranza e della minoranza che impegnano l’Amministrazione a istituire un tavolo permanente di verifica e interlocuzione con Aca sull’emergenza idrica e sugli interventi, nonché a verificare lo stato degli interventi in cantiere e sollecitare la cantierizzazione dei lavori sulla rete idrica al fine di limitare futuri disagi alla città. Prossimo appuntamento a tre mesi per verificare lo stato dell’arte.

“Quello di oggi è stato un confronto serrato e proficuo che ha chiarito l’importanza del problema e l’esigenza di affrontarlo in modo positivo, perché la nostra città e le altre città che quest’estate hanno sofferto per la carenza idrica, l’anno prossimo non rivivano disagi e disservizi – commenta il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo a nome di tutto il Consiglio , maggioranza e opposizioni congiunte – Voglio ringraziare i consiglieri tutti, perché abbiamo lavorato insieme, chiedendo, uniti, soluzioni e presentando proposte che andavano, con leggeri distinguo, verso la stessa meta: risolvere. Questo oggi Chieti ha chiesto alla Regione e al suo braccio operativo, l’Ersi, entrambi presenti alla seduta, mettendo in campo le risorse necessarie per intervenire sulle reti, dando stimolo ai progetti giacenti, sospesi o in itinere. Così come ad Aca, l’Assise ha chiesto di operare in nome e per conto dei cittadini, accorciando le distanze fra chi gestisce e chi fruisce di questo bene primario qual è l’acqua e ristorando con servizi i disagi vissuti, nel segno di una collaborazione fattiva e non conflittuale con il Comune, ma che porti ai cittadini la piena disponibilità del proprio diritto all’acqua potabile. Abbiamo voluto che avessero voce anche le associazioni che da sempre si occupano dell’acqua e dei cittadini che hanno vissuto quotidianamente problemi e criticità derivanti da una situazione rimasta non affrontata, che è andata peggiorando di giorno in giorno, complicata da scelte sbagliate o, peggio, dall’inerzia. Il Consiglio Comunale ha intrapreso un cammino utile per la comunità, mettendo insieme tutti i soggetti capaci di dare risposte e chiedendo a gran voce interventi per cui esistono risorse e progetti, perché l’emergenza vissuta, in futuro sia sempre meno emergenza e perché non venga lasciato nulla di intentato nella necessaria ricerca delle soluzioni. L’occasione è servita a chiarire la situazione, ma ora è il momento di passare dalle parole ai fatti, partendo dal tavolo di monitoraggio e intervento che l’Assise ha chiesto, affinché sia un organismo capace di conoscere lo stato dell’arte, facendo da stimolo e riferimento alla comunità sugli interventi e agire perché abbiano una tempistica sostenibile. Da Aca ed Ersi abbiamo ricevuto rassicurazioni sugli interventi e sui fondi relativi alle reti che diverranno argomenti del tavolo, perché non restino solo parole ma diventino impegni concreti”.

“Quello di oggi non era un Consiglio contro l’Aca, o la Regione, o l’Ersi, ma è stato un consiglio per la città, affinché abbia certezze e risposte su un servizio essenziale qual è quello idrico – così il sindaco Diego Ferrara – L’acqua non deve più mancare nelle abitazioni, per questo servono interventi tempestivi e per questo abbiamo agevolato questo Consiglio comunale sull’emergenza idrica, lasciando le ideologie da parte, per fare il punto sulla situazione con chi la conosce a fondo e per porre le basi di soluzioni che rendano meno disagiate le prossime e stagioni. Il Comune, da solo, non può avere la fotografia delle reti cittadine, perché non gestisce il servizio, ma abbiamo fatto ad Aca delle richieste e delle proposte, pronti a collaborare affinché si faccia subito qualcosa per rendere efficiente il rifornimento idrico in tutta la città, specie in quelle zone più in sofferenza. Vorrei che la seduta di favorisse una soluzione e, al contempo, una pacificazione, non nel senso politico del termine, ma civico: c’è una città esasperata da una situazione che non può andare avanti in questo modo, c’è un gestore che ha delle difficoltà che riconosciamo, perché le sorgenti sono secche a causa della siccità di questi ultimi anni, ma con la Regione ha anche fondi e progetti per intervenire e alleviare i disagi. Questo deve accadere, devono essere messi subito in cantiere gli interventi possibili e bisogna studiare insieme soluzioni a più ampio raggio per risolvere le criticità future. Credo che tutto ciò abbia animato gli interventi da parte dei consiglieri tutti, che rappresentano la voce dei cittadini. Voce che abbiamo comunque voluto rappresentare, chiedendo ai portavoce dei comitati e delle associazioni ambientaliste di essere presenti e di avere parola durante la seduta. L’intento non era e non è quello di fare processi a nessuno, ma iniziare sì un processo di profondo cambiamento della situazione, perché stiamo dalla parte delle famiglie, delle attività, di tutti coloro che non hanno potuto lavarsi, bere, cucinare, che non hanno potuto assistere i propri cari in situazioni difficili e che come tutti hanno il diritto di avere l’acqua in casa a qualsiasi ora”.

Impostazioni privacy