Spesa: buste “bio” a pagamento anche per frutta e verdura

Dal 2018 anche le buste per gli alimenti sfusi dovranno essere realizzate in materiale biodegradabile e, come già accade per i sacchetti della spesa, il loro costo sarà addebitato nello scontrino finale.

I sacchetti in plastica leggera, del tipo utilizzato quotidianamente da milioni di italiani per acquistare frutta e verdura, hanno ormai i giorni contati. A partire dal primo gennaio 2018 infatti, entrerà in vigore la normativa che estende l’obbligo di utilizzare materiali biodegradabili anche alle buste da usare come “imballaggio primario” per ortofrutta, panetteria, pescheria, macelleria e gastronomia.

Come già accade per i sacchetti della spesa più grandi, anche il costo delle nuove buste biodegradabili sarà a carico dei consumatori, ma il loro prezzo non è ancora stato quantificato con esattezza. L’indiscrezione circolata nelle ultime ore, che parlava di un costo di 10 centesimi, è stata infatti definita “priva di ogni fondamento” da Assobioplastiche, il cui presidente Marco Vesari ipotizza un prezzo di 2/5 centesimi.

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