Terremoto, spopola sul web la bufala della magnitudo falsata per non risarcire i danni

Una ridicola teoria che si sta diffondendo sui social network sostiene che la magnitudo del terremoto del centro Italia sia stata falsata; ecco perché la notizia è una bufala.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avrebbe volutamente sottostimato la magnitudo del terremoto del centro Italia allo scopo di evitare  il risarcimento danni che lo Stato dovrà versare alle vittime della tragedia; è questo il messaggio implicito dell’ultima bufala che corre sul web. Un utente di twitter scrive:

Mi sono accorto di una cosa. Mentre facevo zapping sono finito sul canale 141, c’è la rete allnews francese e nel serpentone c’è scritto terremoto 6.2. Li per li non ci ho fatto caso, ma guardando una rassegna delle Tv straniere e stampa, tutti scrivono 6.2. Mentre le Tv italiane e istituto di geofisica scrivono e parlano di magnitudo 6.0. Ho guardato il sito della geofisica europea e li scrivono 6.2. A pensar male si fa peccato ecc, ma sono andato a guardare anche la legge voluta da Monti per il terremoto dell’Emilia. Se un terremoto supera il 6.1 i danni li paga lo stato se non li supera li pagano gli enti locali…A voi le conclusioni!”

Questo post e altri di simile tenore, stanno venendo in queste ore diffusi da decine di persone, molte delle quali in buona fede; purtroppo si tratta di veri e propri concentrati di inesattezze e falsità, ecco perché :

  • la legge cui il post fa riferimento non è stata “ voluta da Monti per terremoto dell’Emila”, si tratta infatti del decreto legge n.59 del 15 maggio 2012; la data è rivelatrice, la norma è stata varata 5 giorni prima del terremoto che ha notoriamente colpito l’Emilia il 20 maggio 2012
  • nel testo del decreto, l’esclusione dell’intervento statale per i danni subiti dai fabbricati non era in alcun modo collegata alla magnitudo del sisma
  • l’esclusione del risarcimento dei danni da parte dello stato era prevista all’ art.2 del decreto; articolo che è stato totalmente soppresso dalla successiva legge di conversione (legge n.100 del 12 luglio 2012)
  • per quanto riguarda l’entità del risarcimento dei danni, questa viene calcolata sulla base dell’intensità del sisma, un valore che, come viene spiegato sulle faq dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è molto diverso da quello della magnitudo di cui parla il post
  • per quanto riguarda il problema dei diversi valori di magnitudo riportati dalla stampa, l’ INGV spiega che “ Valori preliminari di magnitudo, basati su dati incompleti ma disponibili già dopo poche decine di secondi dal terremoto vengono comunicati al Dipartimento della Protezione Civile e riportati su web. Tali valori preliminari di magnitudo, che possono differire dalla magnitudo definitiva anche notevolmente (circa 0.5), sono sufficienti per scopi di protezione civile e sono sostituiti da stime più accurate di magnitudo non appena altri dati sono disponibili. Nella maggior parte dei casi, la prima stima della magnitudo fornita dalla Sala Simica dell’INGV di Roma è la magnitudo Richter o magnitudo locale ML. Per eventi di magnitudo maggiore di circa 3.5, se ci sono dati disponibili, si calcola il meccanismo focale con la tecnica del Time Domain Moment Tensor e si ottiene anche la Magnitudo Momento MW”.
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