Siete pronti a tornare al lavoro? La sindrome post vacation ha il sopravvento? Ecco cinque importanti consigli per superarla
Le feste stanno per terminare. Resta l’ultimo bagliore di una giornata felice insieme, poi bisognerà riaccendere le sveglie, tornare a sentire quel fastidioso rumore la mattina presto, quando tutti si dovranno svegliare, indossare i panni da lavoro e recarsi in fretta e furia in quel posto che è simbolo di fatica, di stress, di nervosismo e, per carità, per molti anche di soddisfazione e amicizie.
“Domani si torna a lavoro” sentirete nelle vostre case, o direte voi stessi, quando l’orologio rintoccherà le 20.00 e sarete a tavola con i vostri figli. Guarderete il vostro partner e pronuncerete queste parole cercando uno sguardo di intesa, la depressione anche nei suoi occhi, a conferma che non siete i soli.
Sarete di nuovo costretti a condividere spazi con altre persone esterne alla vostra famiglia, tra chi dirige dando compiti, chi pretende risultati e chi, invece, è come voi e condivide i vostri stessi obiettivi. Vi ricorderete a quel punto che questa routine durerà fino a Pasqua, quando ci saranno appena pochi giorni per rifiatare.
Uno stato d’animo ricorrente ogni anno e che, anche questo, come tutto ha un nome. Maria Antonietta Gulino, ovvero la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, ha svelato che gli americani lo chiamano post vacation o holiday blues.
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Si tratta di una condizione psicologica, ovviamente, e non di una malattia, ma tra le più diffuse al mondo e che coinvolge i lavoratori di tutto il globo terrestre. In ogni Paese, in lingue diverse, c’è chi domani pronuncerà quella fatidica frase: “Domani si torna a lavoro” e proverà quelle sensazioni.
La Giulino, intervenendo ai microfoni di Adnkronos, ha però svelato di avere una soluzione divisibile in 5 regole da seguire per poterla superare. La prima è: “Evitare l”effetto interruttore”. Il consiglio è di non gettare l’enfasi delle vacanze, ma di farlo pian piano, per chi può anche di tornare a lavoro gradualmente.
Il secondo è di non interrompere del tutto le buone abitudini prese in vacanza. Fare hobby, cene, letture e tutto quello che si faceva nei giorni prima può davvero aiutare. La terza regola da seguire è di passare dall’alimentazione delle feste, a una più moderata e controllata.
Il quarto accorgimento riguarda, invece, il sonno e invita tutti i rientranti a non fare più le ore piccole perché la mancanza di riposo può accentuare la depressione. Il quinto e ultimo è di: “mantenere il più possibile solide le relazioni che siamo riusciti a coltivare maggiormente nel periodo festivo”.