Non hai avuto tempo per andare a comprare il pane per cena? Non ti preoccupare, con la “pizza scima” farai felici tutti: buonissima e si prepara in 10 minuti.
Ci avete mai fatto caso che le ricette più buone, alla fine, sono sempre quelle più semplici, quelle meno elaborate, quelle che preparavano le nostre nonne con quei pochi ingredienti che avevano in casa? La “pizza scima” è una ricetta che ogni nonna o mamma abruzzese conoscerà benissimo.
E’ la soluzione perfetta per quando manca il pane ma non hai avuto tempo di passare dal fornaio o al supermercato dopo il lavoro. Come rimediare? Non si può mica cenare senza un buon pane con cui fare la scarpetta! E il pane a fette non è mai così goloso come il pane morbido e fregrante appena sfornato.
La soluzione allora è una “pizza” morbida come una focaccia ma molto più semplice e molto più veloce da preparare: la pizza “scima” è una specie di focaccia senza lievito che non ti farà rimpiangere il pane, fidati. Anzi i tuoi figli ti chiederanno di farla molto più spesso.
La pizza “scima” deriva il suo nome dal fatto che è azzima, cioè senza lievito. E’ molto simile alla torta al testo umbra e alla crescia marchigiana. Molto più soffice rispetto ad una tradizionale piadina romagnola, la pizza “scima” viene cotta sul fuoco con il classico “coppo”.
Come spesso succede, la “pizza scima” cambia nome a seconda della città. Se a Chieti si chiama “scima”, all’Aquila diventa “ascima” mentre a Teramo e Pescara si chiama “pizza scive”. Gli ingredienti sono pochi e semplici: ingredienti che tutte abbiamo sempre in casa trattandosi di una ricetta dell’ultimo minuto, pensata apposta per salvarci la cena o il pranzo quando in casa non abbiamo il pane.
La pizza “scima” si presenta come una focaccia piuttosto bassa e fa parte delle focacce che vengono cotte sul coppo. Il coppo, per chi non lo sapesse. è un grosso coperchio concavo che viene cosparso di braci. Questa simil focaccia si prepara veramente in poco tempo ed è molto golosa.
La sua storia è davvero molto curiosa: si ritiene che possa essere stata introdotta in Abruzzo poco dopo il 1600 dalle comunità ebraiche di Venezia che furono chiamate per ripopolare la zona dopo che, Il 30 luglio del 1627, l’Abruzzo centro-meridionale venne colpito terremoto e da un maremoto che cancellarono interi villaggi.
La pizza scima abruzzese è una simil focaccia bassa e morbida, molto simile alla torta al testo umbra e alla crescia marchigiana. E’ una ricetta tipica delle nonne: veniva preparata quando in casa mancava il pane.
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A differenza della crescia o della torta a l testo, la pizza scima non viene farcita ma viene utilizzata al posto del pane per accompagnare le carni, gli arrosticini, i salumi, i formaggi, le verdure o, perché no, per fare una bella scarpetta con il ragù avanzato nel piatto.