L’autunno offre spettacoli naturali e anche tanti cibi classici, come le castagne, ma attenzione, ne esiste un tipo velenoso.
Le castagne sono un alimento gustoso e anche molto nutriente; un tempo era normale andare a raccoglierle per i boschi, e preparare tante golosità. Oggi se abbiamo voglia di questi frutti andiamo al supermercato, perché è davvero difficile trovare dei castagni in giro per le città.
Potremmo però andare a fare una passeggiata e trovare nei parchi della città degli alberi simili ai castagni. Si tratta però di ippocastani, alberi che purtroppo danno frutti velenosi.
Le castagne buone da mangiare sono quelle dell’albero di castagno. I frutti si riconoscono facilmente perché la pianta crea i cosiddetti “ricci”; all’interno di essi si formano gruppi di castagne, da 2 a 3, che sono piuttosto piccole. Spesso una delle castagne è completamente piatta, schiacciata dalle altre due.
In città invece è molto probabile imbattersi negli ippocastani, alberi maestosi che sono stati inseriti negli spazi urbani per fornire ombra e un tocco di verde. Il fatto è che l’ippocastano produce dei frutti simili alle castagne.
Queste sono chiamate castagne matte e se mangiate possono causare intossicazioni dagli esiti molto gravi. Chi mangia questi frutti può manifestare nausea, crampi e dolori addominali, vomito e persino irritazioni alla gola. Nei casi più gravi, magari perché un soggetto è fragile, si possono innescare problemi ai reni e al fegato.
Possiamo imparare a riconoscerle guardando le differenze con le castagne commestibili. Ecco a cosa guardare:
Se nonostante le accortezze abbiamo mangiato delle castagne matte è opportuno chiamare il medico o recarsi al pronto soccorso; se possibile, portare anche una foto delle castagne mangiate, così che gli esperti potranno confermare o meno l’intossicazione e prescrivere le eventuali terapie necessarie.