L’autunno offre spettacoli naturali e anche tanti cibi classici, come le castagne, ma attenzione, ne esiste un tipo velenoso.
Le castagne sono un alimento gustoso e anche molto nutriente; un tempo era normale andare a raccoglierle per i boschi, e preparare tante golosità. Oggi se abbiamo voglia di questi frutti andiamo al supermercato, perché è davvero difficile trovare dei castagni in giro per le città.
Potremmo però andare a fare una passeggiata e trovare nei parchi della città degli alberi simili ai castagni. Si tratta però di ippocastani, alberi che purtroppo danno frutti velenosi.
Cosa sono le castagne matte e che differenza c’è con le castagne commestibili
Le castagne buone da mangiare sono quelle dell’albero di castagno. I frutti si riconoscono facilmente perché la pianta crea i cosiddetti “ricci”; all’interno di essi si formano gruppi di castagne, da 2 a 3, che sono piuttosto piccole. Spesso una delle castagne è completamente piatta, schiacciata dalle altre due.
In città invece è molto probabile imbattersi negli ippocastani, alberi maestosi che sono stati inseriti negli spazi urbani per fornire ombra e un tocco di verde. Il fatto è che l’ippocastano produce dei frutti simili alle castagne.
Queste sono chiamate castagne matte e se mangiate possono causare intossicazioni dagli esiti molto gravi. Chi mangia questi frutti può manifestare nausea, crampi e dolori addominali, vomito e persino irritazioni alla gola. Nei casi più gravi, magari perché un soggetto è fragile, si possono innescare problemi ai reni e al fegato.
Possiamo imparare a riconoscerle guardando le differenze con le castagne commestibili. Ecco a cosa guardare:
- nei ricci delle castagne commestibili vi sono 2 o 3 castagne piccole; hanno forma irregolare e presentano un ciuffetto ad una estremità;
- il riccio della castagna matta ne contiene solo una, di forma rotonda, molto grossa e lucida, e non ha il ciuffetto all’estremità;
- il sapore delle castagne matte è molto più amaro di quelle commestibili;
- i ricci delle castagne commestibili presentano aculei molto fitti, mentre il riccio dell’ippocastano ha sì gli aculei ma più grandi e più distanziati tra di loro;
- le foglie dell’albero del castagno si differenziano da quelle dell’ippocastano perché singole, più piccole e dalla forma seghettata.
Se nonostante le accortezze abbiamo mangiato delle castagne matte è opportuno chiamare il medico o recarsi al pronto soccorso; se possibile, portare anche una foto delle castagne mangiate, così che gli esperti potranno confermare o meno l’intossicazione e prescrivere le eventuali terapie necessarie.