La pasta alla mugnaia è una delle tante specialità della cucina abruzzese che merita di essere assaggiata almeno una volta, la ricetta della nonna vi aspetta, scopritela subito!
I maccheroni alla mugnaia sono un tipo di pasta fresca fatta in casa che ogni domenica (o quasi) in Abruzzo fa la sua comparsa sulla tavola del pranzo. Guardandola nel piatto potrebbe sembrare una semplice pasta condita con il sugo di pomodoro e spolverata con del buon cacio abruzzese, ma in realtà è sorprendente sia per la forma che ha, sia per la storia che è alla base della sua nascita.
Si tratta di un piatto davvero unico di cui andiamo di seguito a scoprire tutti i segreti, ovviamente vi diamo anche la ricetta, se volete provarla oggi è proprio l’occasione giusta, non trovate?
Li chiamano maccheroni alla mugnaia o pasta alla molinara perché la sua nascita si lega a quelli dei mulini a palmenti che i duchi d’Acquaviva, signori di Atri, fecero costruire sul fiume Fino. Attraverso tali edifici tecnologicamente avanzati si poteva procedere alla molitura del grano più velocemente per poter ottenere una farina di ottima qualità macinata a pietra. Di origine contadina, pare che sia nata intorno al 1340 e fu poi re Roberto d’Angiò a introdurre la pasta alla mugnaia nelle mense.
La caratteristica di questa pasta fresca è che sembra all’uovo ma non lo è, ha una forma tubulare che ricorda una matassa di corda, è grezza quindi irregolare, si prepara rigorosamente a mano e va condita con un sugo ricco a base di verdure e di carne. La carne va scelta attaccata all’osso, così che in cottura il midollo che si scioglie può insaporire al meglio il condimento.
La nonna abruzzese consiglia di provare il sugo con la carne di maiale, di non sfilacciarla ma di servirla nel piatto con tutto l’osso e gustare anche un altro piatto sfizioso che si prepara con la ricetta della pasta con il ragù di ventricina.