Usi sempre il bancomat? Cambierai idea: arriva la tassa per chi non paga con i contanti

Hai l’abitudine di pagare qualunque cosa con il bancomat? Presto potresti cambiare idea e abitudini: arriva la nuova tassa sui pagamenti digitali.

La maggior parte di noi ormai, un po’ per ragioni di igiene e un po’ per questioni legate alla sicurezza, paga ogni cosa con il bancomat, persino il caffè al bar. Del resto il Governo, dalla pandemia di Covid in avanti, ci ha incoraggiato ad avvalerci di strumenti di pagamento digitali.

il premier giorgia meloni con dietro la bandiera dell'Unione europea
Usi sempre il bancomat? Cambierai idea: arriva la tassa per chi non paga con i contanti -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Infatti le banconote, passando di mano in mano chissà quante volte nell’arco della giornata, diventano un ricettacolo di germi e batteri. A ciò bisogna aggiungere che i pagamenti tramite banconote non sono tracciabili e, pertanto, possono favorire reati come l’evasione fiscale piuttosto che i finanziamenti ad attività criminali o il riciclaggio di denaro.

Ebbene ora si fa marcia indietro e arriva la tassa per chi non usa i contanti. Sembra incredibile e, invece, è esattamente così. Già diversi clienti sono stati colpiti da questa nuova penalizzazione introdotta da poche settimane. In poche parole rispetto a chi ha pagato lo stesso bene o lo stesso servizio con le banconote, coloro che hanno usato il bancomat, si sono trovati a dover sborsare una cifra più alta.

Tassa sui pagamenti con il bancomat: ecco cosa sta succedendo

Il Governo – non solo il Governo di Giorgia Meloni ma anche i precedenti – e l’Unione europea spingono per una progressiva digitalizzazione dei pagamenti e invitano tutti ad utilizzare carte e App il più possibile al posto delle banconote. La maggior parte di noi si è adeguata ma ecco che ora arriva la tassa che va a colpire proprio chi non usa i contanti.

persona che mette dei mattoncini di legno sul tavolo con la scritta tasse
Tassa sui pagamenti con il bancomat: ecco cosa sta succedendo/Abruzzo.cityrumors.it

Paghi con il bancomat? Ottimo allora sarai penalizzato e dovrai sborsare una cifra più alta rispetto al tuo vicino di tavolo che usa i contanti. Sembra di fare un salto nel passato quando molti negozianti, commercianti e ristoratori guardavano storto chi usava le carte. Nel 2025 ci ritroviamo al punto di partenza e ancora non siamo liberi di scegliere come pagare.

La tassa sull’uso delle carte non è altissima, certo: appena 0,50 centesimi a transazione ma, se una persona, effettua parecchie transazioni nel corso della giornata, ecco che il conto in banca la differenza la avverte eccome. Senza contare l’ingiustizia di penalizzare chi sceglie di pagare utilizzando, per di più, uno strumento tracciabile e sicuro. Ma perché questo dietro front improvviso? Che cosa sta succedendo?

Leggi anche: L’Inps sta per inviare migliaia di SMS, se lo ricevi sei nei guai: ecco cosa dice il messaggio

Maggiorazione per chi usa il bancomat: ecco dove

Da qualche settimana alcuni cittadini hanno lamentato di aver dovuto pagare un prezzo più elevato per la scelta di usare il bancomat anziché i contanti. Non si tratta di una tassa né di una decisione del Governo ma di una presa di posizione arbitraria di alcuni esercenti i quali, però, stanno andando contro la Legge.

donna che inserisce il bancomat nel Pos per pagare
Maggiorazione per chi usa il bancomat: ecco dove/Abruzzo.cityrumors.it

Il problema si sta registrando a Perugia, in Umbria e diverse persone si sono rivolte alla Federconsumatori la quale andrà a fondo alla questione. In pratica un numero crescente di commercianti sta applicando una “tassa occulta” facendo pagare 0,50 centesimi in più chi opta per i pagamenti digitali.

Leggi anche: Truffa autovelox, emergono altri dettagli clamorosi: guadagni record

Non solo: alcuni, addirittura, non applicano gli sconti segnalati sui cartellini a chi paga con la carta. La situazione è già stata segnalata alle autorità le quali prenderanno provvedimenti in quanto un comportamento siffatto viola la vigente normativa. In Italia, infatti, sono ammessi tutti i tipi di pagamenti e, dunque, chi applica un sovrapprezzo a chi paga con le carte potrebbe essere lui stesso passibile di sanzioni.

Gestione cookie