Via libera all’operazione di espansione da parte di Unicredit: il “matrimonio”, da mesi ostacolato, finalmente si è compiuto. Ma cosa succederà ora ai vecchi correntisti?
Dopo settimane – anzi mesi – di dubbi e punti interrogativi, finalmente pochi giorni fa è arrivata la notizia: Unicredit si espanderà. Le parole dell’Amministratore Delegato hanno lasciato poco spazio ai dubbi in merito a questa operazione. Ma che cosa succederà ai vecchi correntisti dell’Istituto di Credito?

Il più grosso errore che possiamo fare è ritenere le banche infallibili. Nulla è infallibile, nemmeno loro e di banche finite “a bagno” ne abbiamo viste parecchie. Fortunatamente non sarà così per Bpm. Da mesi si parlava di una possibile acquisizione da parte di Unicredit, operazione che negli scorsi mesi sembrava impossibile.
Qualcuno sosteneva che questo “matrimonio” non era da fare in quanto Unicredit non è una banca a trazione italiana visto che il primo azionista di Unicredit è il fondo americano Blackrock. Ma del resto anche il primo azionista di Bpm era Credite Agricole. Dunque come uscire dall’impasse? Fortunatamente qualche giorno fa tutto si è risolto per il meglio.
Unicredit: via libera all’aggregazione con Bpm
Non c’erano dubbi sul fatto che qualcosa si dovesse fare e anche al più presto: i dubbi, semmai, erano su quale direzione prendere. E la direzione, finalmente, è stata presa dopo il via libera della Banca Centrale Europea: Unicredit ha avuto il beneplacito dall’alto all’operazione di espansione. Ma cosa succederà adesso?

Unicredit ha dato l’annuncio che molti attendevano da tempo: la Banca centrale Europea e la Banca d’Italia hanno dato il via libera per l’acquisizione del controllo diretto di Banco Bpm e del controllo indiretto e la partecipazione qualificata indiretta di banche, società finanziarie e società di gestione del risparmio del Gruppo Banco Bpm e del Gruppo Anima.
Gli azionisti di Unicredit hanno votato a favore praticamente all’unanimità: la partecipazione è stata non altissima, solo il 67,4118 % del capitale sociale di cui il 99,8801% ha votato a favore di questo “matrimonio. Contrario solo lo 0,0262% mentre lo 0,0936% ha preferito non pronunciarsi e si è astenuto dal voto.
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Unicredit acquisisce Bpm: cosa succederà ai vecchi correntisti
L’acquisizione diretta di Banco Bpm da parte di Unicredit è ormai realtà: Unicredit ha avuto il via libera dalla Banca d’Italia e anche dalla Banca centrale Europea. Ma cosa accadrà ora ai vecchi correntisti di Bpm?

L’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, subito dopo il voto dell’assemblea ha dichiarato: “Il nostro percorso di crescita organica rimane il nostro principale focus. In questo contesto si potrebbe inserire l’aggregazione con Banco Bpm, che consentirebbe di creare un numero due più forte in Italia, il mercato dove abbiamo le nostre radici.”.
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L’assemblea, oltre a deliberare l’aumento di capitale funzionale all’Ops su Bpm, sarà anche chiamata a votare, nella parte ordinaria, il bilancio 2024, la relazione sulla politica 2025 di gruppo in materia di remunerazione, il dividendo. Stando alle prime parole dell’Ad di Unicredit questa operazione porterà per tutti valore e rendimenti significativi.