Coloro che sono passati al Servizio Elettrico e che hanno l’addebito automatico sul conto potrebbero ricevere pessime notizie.
Una condizione comune a tantissimi utenti dopo quanto avvenuto negli ultimi mesi che potrebbe rendere ancor più esasperante una situazione già abbastanza complessa, in termini di gestione ma anche costi. Infatti se da un lato c’è stato il problema della maggiorazione economica non prevista, poiché si parlava al principio di riduzioni, è anche vero che oltre al dato propriamente finanziario a spaventare tutti è stata l’idea del cambiamento.
Infatti questo progressivo slittamento verso società nuove, con molti utenti che si sono trovati improvvisamente a dover fare i conti con delle condizioni non previste non è stato affatto facile. Ora però subentra una nuova questione che rischia di generare ulteriori deficit nelle organizzazioni familiari.
Servizio Elettrico e addebito sul conto: cosa succede
A partire dal mese di settembre infatti i cittadini che sono parte del servizio a tutele graduali e quindi di tutti coloro che hanno un provider che fa parte del mercato tutelato dell’energia (cioè praticamente quasi tutti) potrebbero essere oggetto di un nuovo cambiamento, per complicare ulteriormente le cose. Infatti il problema è che il fornitore talvolta non coincide con chi eroga effettivamente il servizio.
Un esempio pratico è il caso di Milano e Roma dove le bollette non saranno più emesse da A2A e da Acea ma da Enel Energia. Un altro cambiamento, che può sembrare un passo indietro.
Qui il problema non è tanto di chi riceve il documento a casa e paga perché non ci sono grosse variazioni se non nel nominativo quanto piuttosto per chi ha l’addebito diretto e si trova pertanto a fare i conti con la gestione della domiciliazione. La fattura che arriva è da un provider diverso quindi l’addebito automatico deve essere fatto con il nuovo fornitore non a nome del vecchio.
Di base questo dovrebbe andare in automatico, dovrebbe essere una modifica semplice ma potrebbero sorgere problemi dal momento che si tratta di una variazione capillare. Laddove quindi subentrasse una limitazione il consiglio è quello di procedere con una nuova domiciliazione tenendo conto di quello che è il nuovo fornitore (dovrebbe arrivare una lettera o una mail a riguardo). Se si hanno dubbi si può comunque contattare il call center del proprio servizio.
Attenzione però, è indispensabile controllare e vedere che il pagamento sia avvenuto o fare questo passaggio altrimenti si rischia comunque di avere una bolletta non pagata con tutte le ripercussioni del caso.