Le famiglie italiane avranno più aiuti per sostenere le spese scolastiche nel 2025. Gli importi sono stati maggiorati e aggiornati: ecco come usare gli incentivi.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto numerose novità per i cittadini e le famiglie italiane. Una di queste riguarda le spese scolastiche detraibili, parliamo di quelle spese tenute per l’istruzione dei figli e che possono essere detratte all’interno della dichiarazione dei redditi di fine anno. Queste comprendono le spese per scuole dell’infanzia, elementari, medie, superiori, università e anche i corsi di specializzazione.
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Dunque, con la nuova manovra finanziaria il governo ha previsto un aumento della soglia detraibile per alcune delle spese scolastiche. Entrando nel dettaglio, la legge ha innalzato il limite massimo detraibile per ogni studente; quindi si è passati da 800 a 1.000 euro per la frequenza delle scuole dell’infanzia e della scuola secondaria di secondo grado. È bene sottolineare che la manovra non sarà immediata, ma le spese potranno essere detratte solamente dal 2026, ma comunque riguarderanno quanto sostenuto nel 2025.
Spese scolastiche 2025: quali sono quelle detraibili
La prima cosa da chiarire è che tra le spese scolastiche detraibili non ci sono quelle legate al materiale scolastico, quindi parliamo di libri e cancelleria. E questo è stato già specificato nella circolare 3/E dell’Agenzia delle Entrate del 2016 e confermato anche nella Legge di Bilancio. Tuttavia, le famiglie hanno la possibilità di detrarre molto altro.
L’elenco di quanto detraibile è molto largo. Tra queste ci sono le tasse di iscrizione e frequenza e i contributi obbligatori e volontari decisi dall’istituto; i servizi scolastici integrativi, come la mensa e il pre/post scuola; le gite scolastiche, le assicurazioni e le attività extracurriculari che vengono organizzate dalla scuola stessa; il trasporto scolastico e gli abbonamenti ai trasporti pubblici.
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Le spese appena elencate possono essere detratte al 19% sul totale durante l’anno fiscale. Tuttavia, bisogna sottolineare che il limite massimo di spesa detraibile cambia in base all’istituto frequentato: per gli asili nido, la detrazione massima è di 120 euro su 632 euro; scuole materne elementari, medie e superiori è di 152 euro su 800 euro; per le università la detrazione è del 19% sull’intero importo.
È prevista una detrazione del 19% senza limite per i bambini e i ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) per l’acquisto di supporti e strumenti didattici o informatici compensativi. Gli studenti dei licei musicali o conservatori possono beneficiare di un bonus del 65% per acquistare gli strumenti musicali, con un massimo di 2.500 euro.
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Spese scolastiche 2025 detraibili fino a 1.000 euro: come funziona
Le spese scolastiche devono essere indicate all’interno della dichiarazione dei redditi, ma è molto importante che siano pagate con metodi tracciabili, quindi bonifici bancari o PagoPA, altrimenti non si può procedere con la richiesta di detrazione.
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È necessario, inoltre, ricordarsi di tenere le ricevute bancarie e dei pagamenti fatti durante l’anno.
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Nel caso di pagamento a terzi è richiesta una certificazione dell’istituto scolastico per provare il pagamento. Non è richiesta la delibera scolastica nel caso in cui il pagamento è effettuato direttamente alla scuola. Si ricorda che il legislatore ha deciso un taglio alle detrazioni per chi ha un reddito sopra i 75mila euro e i 100mila euro, questo riguarda anche le spese di istruzione e universitarie.