Finalmente, dopo anni di attesa, dal 2026 le cose potrebbero davvero cambiare sul fronte delle pensioni. Si inizia a vedere una luce oltre la Legge Fornero.
Tra le promesse fatte durante la campagna elettorale c’era quella di superare la Legge Fornero. Questo resta uno degli obiettivi di legislatura del Governo di Giorgia Meloni, obiettivo che, per il momento non è ancora stato possibile raggiungere a causa della situazione in cui si trovano le casse dell’Inps e del crescente crollo delle nascite.

In Italia mancano i giovani e, negli anni che verranno, ce ne saranno sempre meno. Senza contare che gran parte della forza-lavoro si trasferisce all’estero dove gli stipendi sono mediamente più alti. Abolire ora la legge Fornero significherebbe agevolare troppe pensioni anticipate di massa.
Chi sostituirà tutti quei lavoratori che andranno prima in pensione se mancano i giovani? Inoltre l’Inps si troverebbe costretta ad erogare troppi assegni e per un numero crescente di anni a causa dell’aumento della durata media della vita. Una combinazione di fattori che potrebbe far crollare, nel giro di poco, l’intero sistema di previdenza sociale.
Che fare allora? Arrendersi alla Fornero e al continuo aumento dell’età pensionabile per adeguarsi all’aspettativa di vita? Fortunatamente no: il Governo Meloni potrebbe aver trovato la “quadra giusta” per mettere d’accordo tutti. Già dal 2026 potrebbe esserci la tanto attesa riforma strutturale delle pensioni.
Pensioni: riforma strutturale già nel 2026
E’ dall’insediamento del Governo Meloni a Palazzo Chigi che molti attendono che la Legge Fornero venga cancellata con un colpo di spugna. Per il momento non è stato possibile farlo ma nel 2026 potrebbe attuarsi la tanto attesa riforma strutturale. Che cosa cambierà?

Se la Legge Fornero non viene cancellata o, quantomeno, modificata, ogni due anni l’età pensionabile aumenterà per restare in linea con l’aspettativa di vita che continua a crescere. Questo significa che, ad un certo punto, dovremo lavorare anche fino a 70 anni o persino oltre.
Del resto, come spiegato nel paragrafo precedente, cancellare la Fornero per ora non è stato possibile per non mettere in difficoltà le casse dell’Inps. Dal 2026, però, potrebbe cambiare tutto e la pensione a 62 anni per tutti potrebbe diventare realtà. Il Governo di Giorgia Meloni da mesi sta lavorando ad una proposta per mettere d’accorso lavoratori e casse dello Stato.
Leggi anche: Pensioni, il modo facile per andarci a 62 anni anche se hai meno di 40 anni di contributi
Pensione a 62 anni ma solo se accetteremo una condizione
Uno degli obiettivi di legislatura del Governo Meloni è il superamento definitivo della Legge Fornero. Da mesi l’Esecutivo sta lavorando ad una proposta che accontenti i lavoratori senza far crollare le casse dell’Inps. Forse la soluzione potrebbe arrivare già nel 2026.

Come tutti sappiamo, al momento, per accedere alla pensione di vecchiaia occorre avere almeno 67 anni e minimo 20 anni di contribuzione. Il Governo sta lavorando ad una proposta: permettere a tutti di uscire dal lavoro già a 62 anni ma a condizione di accettare un assegno interamente ricalcolato con il sistema contributivo.
Leggi anche: Pensioni, l’Inps lancia la bomba: se l’assegno non raggiunge questa soglia, dovrai continuare a lavorare
Dunque niente quote retributive, niente aiuti dallo Stato in caso di pensione troppo bassa: riceveremo solo e unicamente ciò che abbiamo versato in termini di contributi. Le perdite potrebbero arrivare, per alcuni, anche al 30% sull’assegno previdenziale ma si potrebbe godere del beneficio di smettere di lavorare addirittura 5 anni prima. Per il momento si tratta solo di una proposta ma sembra l’unico modo per lasciarsi definitivamente alle spalle la Legge Fornero.





