Pensioni, il Governo non ha più dubbi ormai: ecco cosa cambierà dal 2027

Dopo mesi e mesi di discussioni e passi indietro, ormai il Governo Meloni non ha più dubbi su quello che bisogna fare in ambito previdenziale. Vediamo che cosa cambierà dal 2027.

Da settimane sentiamo parlare del 2027 come fosse l’anno dell’Apocalisse. Beh sicuramente non finirà il mondo ma finirà la prima legislatura del Governo di Giorgia Meloni, il primo Governo ad aver avuto un premier donna. Ce ne sarà una seconda? Questo solo il voto del popolo lo deciderà.

il premier giorgia meloni in parlamento
Pensioni, il Governo non ha più dubbi ormai: ecco cosa cambierà dal 2027 -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Di sicuro non tutte le promesse fatte in campagna elettorale sono state mantenute. Non ancora, quantomeno. Uno degli obiettivi ancora da raggiungere è l’abolizione della Legge Fornero che, stando ai dati ufficiali sulle condizioni dell’Inps, sembra un passo parecchio azzardato: si rischia di compromettere tutto il sistema.

Dopo mesi di tavoli e discussioni a porte chiuse, dopo mesi di tentennamenti e passi indietro, l’Esecutivo, arrivato a questo punto, sembra non avere più dubbi su cosa bisogna fare nel 2027 prima di chiudere con la prima legislatura. Che cosa aspettarci: una vera svolta o solo cambiamenti impercettibili?

Pensioni: il Governo ha deciso

Nonostante dubbi, ripensamenti e pressioni da parte dell’Europa, il Governo di Giorgia Meloni sembra avere ormai le idee chiare su quale linea adottare sul fronte delle pensioni. Qualunque scelta, del resto, è un azzardo e accontentare tutti è impossibile.

il premier giorgia meloni che parla con il vicepremier matteo salvini
Pensioni: il Governo ha deciso -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Il Governo è fermamente convinto a bloccare l’aumento dell’età pensionabile. Dunque niente balzo in avanti di tre mesi che avrebbe posticipato ulteriormente l’uscita definitiva dal mondo del lavoro. Secondo la legge Fornero, ogni due anni, l’età per accedere alla pensione deve essere rivista in relazione all’aspettativa media di vita. Se essa aumenta allora anche l’età pensionabile dovrà aumentare.

Pertanto, seguendo questa logica, nel 2027 l’età per la pensione di vecchiaia dovrebbe passare da 67 anni a 67 anni e 3 mesi mentre per fruire della pensione anticipata ordinaria non basteranno più 42 anni e 10 mesi di contributi ma ne serviranno almeno 43 e 1 mese. L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di opporsi a questi continui balzi in avanti che ci porteranno al punto di dover restare al lavoro anche fino a 70 anni.

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Pensioni: cosa rischiamo

Il Governo Meloni sembra sempre più deciso ad andare dritto per la sua strada e a bloccare l’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2027. Ma, al di là della naturale gioia dei lavoratori, siamo proprio sicuri che questo rappresenti un bene per il paese?

donna anziana che cammina e monete di euro
Pensioni: cosa rischiamo/Abruzzo.cityrumors.it

L’Ufficio Parlamentare di Bilancio è dubbioso sulla decisione dell’Esecutivo in quanto l’Italia è un paese con una percentuale altissima di anziani mentre le nascite continuano a calare e i giovani si trasferiscono all’estero. Dunque l’Inps ad un certo punto non riuscirà più ad erogare tutti gli assegni visto che non ci sarà più nessuno a versare contributi.

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Il rischio è di aumentare ulteriormente la sproporzione tra lavoratori e pensionati. Nei prossimi anni, con la continua crescita della durata media della vita, l’Inps si troverà a dover versare assegni per periodi sempre più lunghi ma senza avere le risorse a cui attingere.

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