Questa volta il Governo ci è andato giù pesante per i possessori di una TV. Basta avere un apparecchio in casa per avere una multa, al di là del canone Rai.
Per le famiglie che usufruiscono quotidianamente dei contenuti multimediali sul piccolo schermo c’è un nuovo allarme al quale devono prestare particolare attenzione, perché rischiano una multa molto esosa alla sola prima infrazione e, se recidivi, la sanzione aumenta. Al di là di quello che si potrebbe pensare all’inizio, ma questa volta il canone Rai non c’entra niente.

Esattamente come accade nelle altre situazioni, anche in questo caso ad essere puniti sono i trasgressori della legge, che devono rispondere direttamente delle loro azioni e non possono tirarsi indietro. Soprattutto coloro che vogliono risparmiare denaro con la fruizione di vari contenuti streaming sul piccolo schermo, come in questo caso specifico.
Parliamo di una vera e propria guerra che da diversi anni le istituzioni provano a vincere, provando a sensibilizzare i cittadini sul tema e dissuaderli dall’abbonarsi a un tipo di piattaforme illegali. Ma adesso il governo ha deciso di dare una svolta a questa situazione, colpendo le persone su dove fa più male: il portafoglio. Sono previste sanzioni salatissime per chi infrange la legge.
Multe salate per chi guarda la TV illegalmente, le regole sono ferree
Negli ultimi mesi si sta parlando tanto del fenomeno delle fenomeno delle IPTV (Internet Protocol Television), conosciuto dalla maggior parte delle persone semplicemente con il termine “pezzotto”. Un’indagine di Ipsos, realizzata per conto di FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, ha messo in luce che le IPTV illecite sono usate da 11,8 milioni di italiani.

In sostanza, è emerso che più di un adulto su tre ha commesso un atto di pirateria nel 2023, vedendo illegalmente contenuti streaming in TV: film il 76%, serie TV il 58%, programmi il 54% ed eventi sportivi il 38%. Stando a questi numeri, sembrerà strano dirlo, ma coloro che usano le IPTV lo fanno per vedere appunto film e serie tv, rispetto allo sport. Nonostante ciò, è il mondo del calcio che ha deciso di attaccare la pirateria, con le istituzioni che stanno appoggiando questa battaglia e hanno deciso di inasprire sanzioni e controlli; in alcuni casi specifici si rischia anche il carcere.
Chi usa questo sistema, spesso, non sa che rischia tantissimo, anche perché l’idea diffusa è quella che ci si convince che sia impossibile essere scoperti, ma non è così, anzi. Questo soprattutto adesso che l’Agcom ha firmato un protocollo con la Guardia di Finanza e la Procura di Roma per mettere riparo a questa situazione. Le forze dell’ordine così avranno il potere di applicare multe salate fino a 5.000 euro, proprio perché nessuno ha il potere di rubare contenuti in modo illegale.
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Guardare contenuti con IPTV: rischi e sanzioni
Le IPTV sono un noto sistema per trasmettere vari contenuti a pagamento usando il protocollo Internet, invece che metodi più comuni come il satellite o il digitale terrestre, oppure il cavo. È un sistema che consente a tutti gli utenti di guardare film, serie tv, programmi e altri contenuti multimediali su diversi dispositivi, tra cui PC, smart tv, tablet, smartphone e box dedicati.

In genere, un utente paga dai 10 ai 20 euro al mese per le IPTV illegali, risparmiando un bel po’, circa 150 euro all’anno. Nel caso in cui si dovesse essere scoperti, il rischio è pagare tantissimo, visto che sono previste delle sanzioni pesanti per chi non rispetta la legge. Sono previste multe da 150 a 5.000 euro, mentre i gestori di servizi che non avvisano delle attività illegali rischiano fino a un anno di carcere.
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Bisogna, inoltre, sottolineare che la diffusione di contenuti protetti da copyright, per fini di lucro e senza licenza, sono un reato punibile con il carcere da 6 mesi fino a 3 anni, oltre a dover pagare una sanzione da 2.582 a 15.493 euro.





