Legge 178, se sei in difficoltà economica chiedi subito i 275,38 euro mensili incrementabili fino ad 800

Ora è possibile richiedere 275,38 euro al mese o più per poter affrontare con l’aiuto dello Stato una situazione di difficoltà economica. Ecco come fare.

In Italia tanti lavoratori sono in difficoltà. Soffrono i dipendenti del privato, i precari, le partite IVA, i co.co.co, i cassintegrati… Oltre a occuparsi dei disoccupati, dunque, lo Stato deve fare qualcosa anche per tutti coloro che un lavoro ce l’hanno ma che non è abbastanza per poter tirare avanti. Sì, il problema principale in Italia è la disoccupazione, ma non è giusto chiudere gli occhi su tante altre situazioni di oggettiva difficoltà.

Chiedi subito i 275,38 euro
Un aiuto ai lavoratori: puoi chiedere subito i 275,38 euro – Abruzzo.cityrumors.it

Il Governo lo sa, e per questo nella nuova legge di bilancio si è parlato anche di indennità speciali per categorie in affanno. Aiuti per i dipendenti, sotto forma di bonus, rimborsi, frige benefit o agevolazioni varie. Integrazioni al reddito per coloro che col loro lavoro guadagnano una cifra considerata al di sotto della soglia di povertà.

Un aiuto appena confermato per alcuni lavoratori in difficoltà economica potrebbe invece garantire un’integrazione mensile da 275.38 euro a salire. Tale aiuto è stato istituito in origine nel 2020, quando è nata la Legge 178: una novità che affronta questioni finanziarie e fiscali e che soprattutto crea un fondo per la riforma del sistema fiscale e promuovere l’adempimento spontaneo e un altro per i servizi alla famiglia e gli aiuti ai lavoratori.

Un aiuto da 275 euro circa (o più) grazie alla Legge 178

La notizia importante è che questo aiuto è stato confermato anche per quest’anno. Parliamo nello specifico dell’indennità ISCRO per gli iscritti alla Gestione separata INPS. L’acronimo ISCRO sta per indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. E si tratta dunque di una misura assistenziale dedicata a dei lavoratori in una situazione in qualche modo equiparabile alla cassa integrazione. La peculiarità è che è dedicata agli autonomi.

Aiuti dallo stato agli autonomi: integrazione alle entrate
Un’indennità semestrale da più di 200 euro al mese, ecco come richiederla – Abruzzo.cityrumors.it

Certo, un autonomo non può mettersi da solo in cassa integrazione. Ma può subire un calo importante di fatturato o attraversare una crisi produttiva oggettiva. E in questo senso è come se il suo lavoro fosse sospeso. L’ISCRO ha già fornito aiuto a moltissimi italiani nel triennio 2021-2023, ma lo ha fatto in forma sperimentale, quindi si pensava che l’aiuto non sarebbe stato rinnovato.

Il Governo Meloni ha invece deciso di confermare questa indennità semestrale, richiedibile una sola volta nel triennio, pari al 25% dell’ultimo reddito dichiarato. Si prevede anche che si possano ampliare i requisiti di accesso. Per il 2024 il limite massimo dell’aiuto è di 881,23 euro. Il minimo è di invece 275,38 €. Per avere questi 275,38 euro di base bisogna fare una domanda.

E, secondo la normativa, la prestazione può essere richiesta una sola volta nei suoi tre anni di validità. Un vincolo per ottenere l’aiuto è quello di un reddito di lavoro autonomo che nell’anno precedente alla presentazione della domanda è stato inferiore della metà rispetto alla media dei tre anni prima. La domanda si può fare online sul portale dell’INPS (entro il 31 ottobre).

In generale, il reddito dichiarato non può superare gli 8972,04 euro. Bisogna poi avere la partita IVA, ovviamente. E la cessazione della Partita Iva nel corso della erogazione dell’indennità determina sempre l’immediata cessazione dell’aiuto. Inoltre lo Stato potrebbe richiedere il recupero delle mensilità erogate indebitamente.

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