In tanti hanno diritto di ricevere i bonus tributi locali nel 2025. Non bisogna fare la domanda per avere uno sconto sulla TARI, ma non viene detto dai comuni.
Quando si parla di bonus tributi locali ci si riferisce a quella riduzione o esenzione che viene applicata ad alcuni tributi locali, come la TARI, ovvero la tassa sui rifiuti. Ci sono diverse forme di incentivi, inclusi gli sconti per le famiglie numerose e le agevolazioni automatiche.

Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto legislativo in materia di federalismo fiscale delle Regioni che introduce nuove importanti regole e bonus in merito ai tributi locali. L’obiettivo è quello di aumentare l’autonomia per gli enti territoriali. Il testo presentato, arrivato in seguito alla proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, è passato in esame preliminare. Vediamo nel dettaglio.
Le novità del Bonus tributi locali 2025: a chi spetta lo sconto sulla TARI
I comuni hanno la possibilità di prevedere un sistema che premia i cittadini che pagano con addebito diretto in conto corrente. È previsto quindi uno sconto fino al 20% delle aliquote e delle tariffe dei tributi per i contribuenti che autorizzeranno il pagamento delle tasse attraverso un conto corrente bancario o postale.
Attualmente è previsto il bonus TARI che va ad abbassare la spese dell’imposta sui rifiuti. Viene applicata però alle famiglie che si trovano in difficoltà economica e prevede una abbassamento del 25% di sconto sulla Tari o della tariffa che corrisponde al servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani.

Entrando nello specifico, possono ottenere l’incentivo bisogna dimostrare di avere un ISEE fino a 9.530 euro, le cose cambiano per le famiglie con almeno 4 figli a carico le quali devono provare di avere un ISEE al di sotto dei 20.000 euro. Queste soglie sono valide a livello nazionale, quindi tutte le regioni e i comuni devono rispettarle.
Ad oggi, si può richiedere la riduzione solamente in alcuni comuni italiani. Questi sono: Ancona, Catanzaro, Genova, Milano, Napoli, Rimini e Siracusa.La riduzione è riconosciuta automaticamente, quindi non c’è bisogno di inviare una domanda specifica.
Per quanto riguarda gli altri requisiti, si consiglia di prendere informazioni sul web, quindi consultare i siti web dei comuni così da conoscere tutto nel dettaglio. Nel caso di dubbio o domande, inoltre, si suggerisce di contattare direttamente gli uffici comunali.
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Gli altri bonus tributi locali: le altre agevolazioni oltre la Tari
A definire l’importo massimo sul quale applicare la percentuale di riduzione degli importi dovuti, o magari una somma fissa, saranno direttamente gli enti locali. Proprio per questa ragione sarà molto importante controllare sull’albo pretorio degli enti come questi decideranno di muoversi prossimamente.

Oltre la Tari, però, i comuni prevedono anche altre agevolazioni, anche perché possono prevedere altre esenzioni o riduzioni. Ci sono diversi esempi che si possono fare, tra questi ci sono le esenzioni o riduzioni per invalidi, ovvero per quelle famiglie che hanno in casa una persona con invalidità superiore al 75% o che sia portatore di handicap.
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In alcuni casi, si prevede anche uno sconto per il pagamento dei tributi attraverso l’addebito diretto in conto corrente. Ad esempio, a Napoli è previsto anche il bonus per chi è in regola, ovvero per quelle famiglie che hanno pagato sempre in tempo la TARI.





