Nuovo bonus direttamente erogato ogni mese in busta paga. Non per tutti però: occorre sottostare ad un determinato accordo altrimenti niente soldi.
In questi tempi di carovita e bollette alle stelle, non appena sentiamo parlare di bonus naturalmente scattiamo sulla sedia per capire di che cosa si tratta e se possiamo beneficiarne. Il Governo di Giorgia Meloni, al fine di aiutare milioni di lavoratori, ne ha messo in campo uno davvero interessante.

Il bonus in questione verrà erogato ogni mese direttamente in busta paga rendendo, dunque, lo stipendio più sostanzioso: un grosso aiuto per tante famiglie che, spesso, non riescono a tirare avanti nemmeno con due stipendi medi. ma per ottenere il bonus in questione sarà indispensabile accettare un certo accordo.
Chi non accetterà tale accordo non vedrà nemmeno un centesimo. Un ricatto? Assolutamente no: un metodo per premiare i lavoratori che decideranno di continuare a timbrare il cartellino più a lungo degli altri non mettendo ulteriormente in crisi l’Inps. Già: per ottenere il bonus bisogna rinunciare alla pensione.
Bonus Giorgetti: tanti soldi se rinunci alla pensione
Il Governo di Giorgia Meloni tira fuori la scuderia pesante e scende in campo con il bonus Giorgetti il quale, altro non è che un potenziamento del bonus Maroni: un incentivo economico per rinunciare alla pensione e rimanere al lavoro anche qualche anno.

Il bonus Maroni si rivolgeva solo a chi, pur avendo perfezionato i requisiti, rinunciava ad andare in pensione con Quota 103: misura che permette di lasciare il lavoro a 62 anni con 41 di contributi. Il bonus Giorgetti – che prende il nome dall’attuale ministro dell’Economia – si estende anche a chi rinuncia alla pensione anticipata ordinaria. Con quest’ultima misura una persona può uscire dal lavoro a qualunque età purché i contributi siano almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne.
Il bonus consiste nel 9,19% in più tutti i mesi in busta paga. Percentuale che corrisponde alla quota di contributi che il lavoratore stesso dovrebbe versare all’Inps. Se accetta di restare al lavoro almeno fino a 67 anni, non dovrà pagare la sua parte di contributi e se li ritroverà ogni mese in busta paga.
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Bonus Giorgetti: novità 2025
Il bonus Giorgetti, come spiegato nel paragrafo precedente, è un’estensione del bonus Maroni: non è nulla di nuovo dunque. La vera novità sta nel fatto che da quest’anno il bonus non verrà tassato, sarà esente da Irpef.

Fino al 2024, infatti, il bonus Maroni era tassato: da quest’anno il bonus Giorgetti no. Un’ottima notizia per tutti coloro ancora indecisi se cogliere la palla al balzo e, una volta raggiunti i requisiti andare in pensione o restare qualche anno in più al lavoro e sfruttare questo beneficio.
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Il bonus non è automatico: il lavoratore deve fare richiesta all’Inps. Secondo le prime stime, quest’anno i potenziali beneficiare saranno circa 7000 mila. La maggiorazione in busta paga inizierà ad essere erogata a settembre nel caso dei dipendenti del settore privato e da novembre nel caso dei dipendenti pubblici.





