Crolla il tetto del Jet Set, uno dei locali più famosi e alla moda di Santo Domingo, muoiono 184 persone: tra questi moltissimi vip e Rubby Perez, stella della musica merengue
Il bilancio al momento non è ancora definitivo. Ci sono decine di persone in gravissime condizioni e potrebbe ulteriormente aggravarsi. Al momento sono 184 le vittime nel crollo del tetto della discoteca Jet Set di Santo Domingo.

Uno shock senza precedenti per tutta la Repubblica Dominicana che si è risvegliata traumatizzata da una delle tragedie più gravi della sua storia recente.
La tragedia: il crollo nel locale
Il crollo del tetto della celebre discoteca Jet Set, di Santo Domingo, ha mandato completamente in tilt ospedali e servizi di sicurezza della capitale che hanno dovuto lavorare due giorni per raccogliere le vittime e i moltissimi feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni.
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Tra le vittime anche il cantante di merengue Rubby Pérez, che si stava esibendo sul palco al momento del crollo. Tra i deceduti figurano anche due ex giocatori della Major League Baseball: Octavio Dotel e Tony Blanco, due tra gli sportivi più popolari del paese. Al momento le richieste sono state sospese: non ci sarebbero ulteriori dispesi dopo il recupero degli ultimi corpi
Il crollo del Jet Set: i fatti
Secondo i primi resoconti, il tetto è collassato intorno all’una di notte, mentre Rubby Pérez e la sua orchestra si esibivano sul palco. In un video circolato in rete si vedono le luci del soffitto iniziare a tremare prima del cedimento totale della struttura. Il locale era gremito, si parla di almeno 2mila persone presenti anche se il locale era omologato per non più di mille persone.
Il motivo del crollo non è ancora noto. Le autorità hanno aperto un’indagine. Il Jet Set era uno dei locali più famosi dei Caraibi, noto per le serate di musica dal vivo del lunedì, spesso affollatissime.
Morti celebri: Rubby Pérez, Dotel e Blanco
Il corpo di Rubby Pérez è stato recuperato la mattina del 9 aprile. L’artista, icona del merengue, era tra i più attesi della serata. La figlia Zulinka ha raccontato ai giornalisti di essersi salvata grazie al marito, che l’ha protetta con il proprio corpo. “Mi ha detto di uscire subito, per il bene di nostro figlio”, ha detto. Il marito della cantante che si esibiva insieme al padre è sopravvissuto con una gamba fratturata. Non così Rubby Perez che pare abbia cercato di guidare le squadre di soccorso, richiamandole a gran voce: ma quando il cantante è stato raggiunto dai soccorritori per lui non c’era più niente da fare.
Tra i deceduti anche due volti noti del baseball: Octavio Dotel, campione della World Series con i St. Louis Cardinals nel 2011, e Tony Blanco: “Condividiamo il dolore delle famiglie e preghiamo per il riposo eterno delle vittime”, ha dichiarato la Major League Baseball dichiarando una giornata di lutto.

I soccorsi e la disperazione dei familiari
Subito dopo il crollo, squadre di soccorso sono arrivate sul posto e hanno lavorato ininterrottamente per due giorni. Il lavoro si è rivelato estremamente difficile, come ha dichiarato un operatore: “Quando senti le persone urlare da sotto le macerie, è un inferno mentale”.
Fuori dal locale, scene strazianti: familiari alla ricerca dei nomi dei loro cari tra gli elenchi esposti all’esterno di un ospedale da campo, altri che girano tra i nosocomi alla ricerca di notizie. La Croce Rossa dominicana ha fornito supporto medico e psicologico.
Santo Domingo in lutto: il messaggio delle autorità
Il presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale durante i funerali. Martedì mattina ha visitato il luogo della tragedia insieme alla First Lady Raquel Arbaje: “Tutti gli enti di soccorso sono al lavoro senza sosta. Le nostre preghiere sono per le famiglie colpite”, ha scritto su X.
Anche la sindaca di Santo Domingo, Carolina Mejía, ha espresso cordoglio: “La città si è svegliata in lutto. Siamo accanto a chi ancora cerca notizie dei propri cari.”
Una tragedia senza precedenti per il Paese
Si tratta di una delle più gravi tragedie civili mai avvenute nel Paese. Ancora ignota la causa del crollo, ma alcune voci ricordano un incendio avvenuto nel 2023 a seguito di un fulmine, che però, secondo i gestori del locale, non aveva compromesso la struttura.
Secondo Juan Manuel Méndez, almeno 22 enti pubblici sono intervenuti nelle operazioni di salvataggio. Sul posto anche soccorritori provenienti da Israele e da Porto Rico.
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Anche il figlio del ministro dei Lavori Pubblici, Eduardo Estrella, risulta tra i dispersi. L’ex governatrice Nelsy Cruz, sorella del campione MLB Nelson Cruz, è tra le vittime confermate. Il lanciatore Hall of Famer Pedro Martinez ha dichiarato di avere parenti ancora dispersi: “Con il cuore pesante mando le mie condoglianze a tutte le famiglie colpite, negli USA come nella Repubblica Dominicana.”

Rubby Perez, la stella del merengue
Rubby Perez era una stella di prima grandezza della musica merengue: la sua carriera era iniziata quando poco più che ragazzino la sua carriera nel baseball si interruppe a causa di un grave infortunio al ginocchio. Aveva iniziato con alcune orchestre, in particolare quella di Wilfrido Vargas per poi iniziare una lunga carriera da solo e con una sua orchestra che lo aveva portato a suonare in tutto il mondo realizzando una quindicina di album.
Una ferita aperta
Il bilancio definitivo delle vittime potrebbe aggravarsi ulteriormente. Il paese intero si interroga sulle responsabilità e attende risposte dall’inchiesta. Nel frattempo, la ferita lasciata dal crollo del Jet Set segna in profondità la storia della Repubblica Dominicana.