È morta in un incendio domestico Jill Sobule, cantautrice statunitense e pioniera dell’attivismo LGBTQ+ che con il brano I Kissed a Girl nel 1995 aprì la strada a una nuova rappresentazione dell’identità queer nel pop. Aveva 66 anni.
Meglio sgomberare subito il campo da qualsiasi dubbio e perplessità. Qui si parla di due canzoni originali e ben distinte: una pubblicata nel 1995 e l’altra portata al grande successo da Katy Perry. Entrambe hanno lo stesso titolo, I Kissed a Girl.

La prima porta la firma di Jill Sobule, storica voce dell’alternative pop americano, tra le prime artiste a fare outing ufficialmente portando apertamente temi LGBTQ+ nelle classifiche mainstream. Jill è morta tragicamente a 66 anni in seguito a un incendio domestico avvenuto nella casa di un amico a Minneapolis nella notte tra mercoledì e giovedì.
Chi era Jill Sobule, autrice di I Kissed a Girl
La conferma arriva dal suo entourage e dal suo ufficio stampa che ha parlato di “una perdita enorme per la cultura e i diritti civili”.
Il suo brano più iconico fu appunto I Kissed a Girl, pubblicato nel 1995, il primo pezzo a tematica esplicitamente queer a entrare nella Top 20 di Billboard. La notizia della sua morte ha suscitato commozione e omaggi in tutto il mondo della musica e dello spettacolo.
Kissed Girl, la canzone che ha fatto la storia
Quando I Kissed a Girl uscì nel 1995, la musica pop aveva pochissimi esempi di visibilità queer. Il brano, scritto dalla Sobule insieme a Robin Eaton, raccontava con ironia e leggerezza un incontro tra due donne, senza filtri né provocazioni forzate. La cantautrice narrava una storia semplice: la protagonista, stanca della relazione di una vicina con un marito descritto come “più stupido di una cassetta degli attrezzi”, finisce per baciarla.
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Il suo manager John Porter ha sottolineato la forza giocosa del pezzo e del testo della sua autrice: “Jill Sobule era una forza della natura, una donna che credeva ciecamente in quello che faceva, un’instancabile attivista per i diritti umani e civili. La sua musica è parte del nostro tessuto culturale. Ho perso una cliente e un’amica. Il mondo oggi è un po’ meno libero…”
Una carriera oltre le etichette
Jill Sobule ha pubblicato dodici album in oltre trent’anni di carriera, spaziando tra pop, folk, teatro e televisione. Tra i suoi brani più noti anche la popolatissima Supermodel, inclusa nella colonna sonora del film Clueless. Il suo primo album, Things Here Are Different, fu prodotto dal grande musicista rock Todd Rundgren nel 1990 ebbe un discreto successo.
Nel 2000 l’album Pink Pearl consolidò la sua vena ironica e impegnata. In Rainy Day Parade, Sobule cantava: “Faremo una festa per tornare tutti insieme alla mia terapia…”, su una linea di marimba leggera e beffarda.
I Kissed a Girl e la polemica con Katy Perry
Nel 2008 la canzone di Katy Perry con quello stesso titolo, I Kissed a Girl, riportò sotto i riflettori l’originale di Sobule. Ma l’artista non gradì l’accostamento: “Fuck you, Katy Perry”, disse in una celebre intervista del 2009. “Stupida, non sei buona per i gay, ti sei limitata a rubare un buon titolo per ragioni di marketing”. Ma poi corresse il tiro, dicendo che in realtà la sua intervista, fortemente ironica, era stata travisata.
L’amarezza, però, era palpabile. Perry portò quel titolo in cima alle classifiche globali, mentre la versione originale, al momento della morte di Sobule, conta appena 1,3 milioni di ascolti su Spotify. “Avevo le stelle in tasca, ora le guardo in TV”, canterà pochi mesi dopo Jill Sobule.

Una pioniera del crowdfunding musicale
Dopo essere stata abbandonata da due major e aver visto fallire due etichette indipendenti, Jill Sobule fu tra le prime autrici a lanciarsi con successo nel crowdfunding. Nel 2008 raccolse 75mila dollari in meno di due mesi per pubblicare l’album California Years. Offriva ai fan ricompense che andavano dal download gratuito alla possibilità di cantare con lei in studio, per 10.000 dollari.
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Ripeté l’esperimento dieci anni dopo per l’album Nostalgia Kills. Il suo pubblico la seguì con affetto e convinzione, anche grazie alla sua capacità di coniugare arte e attivismo.
I Kissed a Girl, l’eredità oltre le classifiche
Il brano I Kissed a Girl è stato spesso minimizzato come una trovata. Il videoclip, con due attori professionisti, contribuì a diventare popolare e divertente. Ma l’impatto culturale del pezzo resta evidente. Come ha scritto Rolling Stone, Sobule “cantava con una naturalezza rivoluzionaria: non c’era shock, solo umanità provata sulla propria pelle”.
Anche Tracy Chapman ha reso omaggio alla collega su X: “Siamo profondamente addolorati per la scomparsa tragica di Jill Sobule. Ascoltiamo la sua musica per onorare l’artista straordinaria che era”.
Un talento poliedrico, fino all’ultimo
Negli ultimi anni Jill Sobule aveva riscosso nuovi consensi grazie al musical autobiografico Fck 7th Grade*, dedicato a una giovane queer alle prese con il mondo scolastico. Lo spettacolo, nominato ai Drama Desk Awards, era stato messo in scena quattro volte in tre anni.
Era attesa a Denver per un live intitolato Songs From Fck 7th Grade & More*. LEGGI ANCHE –
Invece, al posto del concerto, si terrà una commemorazione informale condotta dal conduttore radiofonico Ron Bostwick.
Le circostanze del suo decesso sono ancora oggetto di indagini: stando a quanto appreso la Sobule era ospite di un amico a Minneapolis quando l’abitazione per circostanze ancora da chiarire ha preso fuoco. La cantante stava dormendo, ed è l’unica persona deceduta.
L’ultimo saluto a Jill Sobule
Nata a Denver nel 1959, Jill Sobule è stata descritta da amici e colleghi come una presenza calorosa e generosa. Il suo avvocato storico, Ken Hertz, ha detto…: “Jill era parte della nostra famiglia. Ha cantato al matrimonio di nostra figlia. Durante la pandemia, faceva concerti su Zoom dal nostro salotto per tenere compagnia alle persone”.
Un memoriale più ampuo e ufficiale è previsto per l’estate. Lascia il fratello James, la cognata Mary Ellen e i nipoti Ian Matthew e Robert, insieme alla moglie di quest’ultimo, Irina.





