I Maneskin verso la reunion: luci e ombre di un ritorno annunciato

Dopo un anno di progetti solisti dai risultati altalenanti, i Maneskin meditano una reunion. Il primo a rompere il silenzio è proprio Damiano: “Solo se tutti saremo riposati”.

Dopo mesi di silenzio, Damiano David ha acceso di nuovo i riflettori sui Maneskin. E lo ha fatto con parole precise e tutt’altro che ambigue: “Una reunion? Solo a una condizione: dobbiamo essere tutti ben riposati. E dobbiamo fare qualcosa che sentiamo davvero dentro, che non sembri affatto un lavoro”.

Maneskin
I Maneskin in una delle loro ultime esibizioni insieme – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Intervistato dal magazine britannico New Musical Express, il frontman della band romana che ha vinto all’Eurovision e sbancato sui mercato internazionali, ha aperto la porta a un possibile ritorno con Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio.

Maneskin di nuovo insieme, se ne parla

Al momento nessuna dichiarazione ufficiale da parte degli altri membri, ma tra fan e addetti ai lavori il segnale è chiaro. I Maneskin sarebbero pronti a tornare insieme mettendo fine a un periodo di inattività che ha dato loro ben poche soddisfazioni in un 2025 davvero di scarsissimo peso. Anche per Damiano, il cui progetto solista, in attesa del tour, non è al momento decollato.

LEGGI ANCHE – Ultimo da record: 250mila biglietti venduti in tre ore per il concerto-evento del 2026

Sicuramente c’è molta attesa per il tour di Damiano. Questa sera il cantante sarà in Francia, a Carhaix-Plouguer. Poi due date negli USA ad agosto e da settembre in Europa: 7 ottobre al Forum di Assago, 11 e 12 al PalaEur di Roma, poi Australia, Sud America e di nuovo USA fino a dicembre. Quasi tutte le date sono sold out. Ma i numeri dicono che la gente rimpiange i Maneskin.

David e i Maneskin, numeri a confronto

Dal momento in cui la band ha annunciato una pausa, lo scorso 23 agosto, ogni componente si è lanciato in progetti solisti più o meno evidenti. L’unico che ha pubblicato qualcosa per la verità è proprio Damiano che con Funny Little Fears, è uscito con il suo primo album senza la band il 16 maggio, dopo il lancio di diversi singoli.

Il disco, però, non ha avuto l’impatto sperato. Al momento è rimasto fuori dalla Billboard 200 americana, solo 68esimo nella UK Official Chart e, su Spotify, 341 milioni di ascolti in due mesi, di cui oltre due terzi generati dai singoli pubblicati in anticipo non sono sicuramente in linea con quelle che erano le aspettative. Nulla a che vedere con Rush! dei Maneskin, che solo nel 2023 totalizzò mezzo miliardo di stream in dieci giorni debuttando nella top 20 americana.

Maneskin, Damiano David
Damiano David, in versione solista – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Gli altri Maneskin

Victoria De Angelis ha invece tentato la via della techno indipendente. Ha suonato molto spesso come DJ, dimostrando anche una notevole capacità. Ma senza la band, i suoi brani Daddy e Ratata hanno ottenuto numeri modesti, rispettivamente 2,4 milioni e 746 mila ascolti su Spotify. Anche se per la verità non è che Victoria tenesse a numeri davvero clamorosi: la bassista sembra più che altro essersi voluta mettere in discussione con qualcosa che la divertiva, e non con un prodotto che dovesse avere successo. Tuttavia Victoria al momento resta una formidabile personalità, una delle musiciste italiane più affermate nel mondo con almeno 6 milioni di follower tra tutti i vari social.

LEGGI ANCHE – Fleetwood Mac, 50 anni di un album storico: pubblicazione speciale

Il chitarrista Thomas Raggi è sparito dalle scene dopo alcune importanti collaborazioni con Tom Morello e Patti Smith. Ethan non canta, e la sua credibilità e creatività si sono sempre espresse insieme alla band. Difficile pensare a un progetto solista.

Il batterista Ethan Torchio ha firmato la colonna sonora per il film indipendente Ogni pensiero vola, presentato alla Festa del Cinema di Roma. Anche in questo caso una sorta di allenamento, qualcosa con cui tenersi impegnato. Non un progetto che fosse strutturato o alternativo alla band.

Il legame che non si spezza

Nonostante la distanza fisica e i progetti individuali, la band non ha mai dato l’impressione di essersi disgregata del tutto. A marzo, Victoria, Thomas ed Ethan sono stati avvistati insieme a Fregene, in compagnia delle rispettive partner. Un momento di pausa che ha testimoniato una complicità ancora viva, nonostante l’assenza di Damiano che ha scelto di stare lontano dall’Italia molto a lungo, vivendo tra Londra e USA.

La loro amicizia, costruita ben prima del successo internazionale, sembra rimanere la vera colonna portante del gruppo.

Maneskin, Victoria De Angelis
Victoria durante una delle sue performance come DJ – Credits ANSA (Abruzzo.CityRumors.it)

Maneskin, il ritorno

Il ritorno dei Maneskin non è dunque solo una speranza per i fan, ma anche una prospettiva economicamente allettante. I numeri parlano chiaro: la band ha rappresentato il fenomeno economicamente più rilevante in Italia degli ultimi decenni: a livello globale. Si sono imposti a livello internazionale esibendosi ad altissimo livello, aprendo persino per i Rolling Stones. Ora si tratta di rimettere la testa a qualcosa di proprio.

LEGGI ANCHE – ABBA Voyage, dopo tre anni di repliche il futuro incerto dello show virtuale

Anche perché la pausa, sicuramente necessaria e fisiologica dopo tre anni di frullatore, ha mostrato quanto il loro impatto dipendesse dalla formula del gruppo più che dalle loro individualità. La band potrebbe rientrare in studio già nei primi mesi del 2026. Con ogni probabilità a Londra, o ad Amsterdam.

L’obiettivo è un nuovo album che riporti il gruppo alle radici rock, con uno sguardo più maturo e coeso.

L’autenticità come nuova condizione

“Siamo cresciuti – ha detto Damiano sempre a NME – ora so molto meglio di cosa ho bisogno, e so che anche per loro è così. Possiamo comunicare meglio tra noi e mantenere ogni cosa fattibile e sana. Tra noi è sempre andata alla grande e sono convinto che non ci saranno difficoltà se il nostro patto sarà lo stesso di sempre, suonare non per lavorare, ma perché non ci interessa fare nient’altro”.

Il futuro: aspettative e realtà

Al momento non c’è una data ufficiale, ma la prospettiva di un ritorno dei Maneskin nel 2026 sembra essere sempre più concreta. Il pubblico è pronto, il mercato pure. L’importante, per loro, sarà non cedere all’urgenza del “ritorno a tutti i costi” e mantenere la promessa implicita fatta ai fan: quella di un rock che sia prima di tutto vero, vissuto, necessario. Proprio come agli inizi.

Gestione cookie