Cgil e Regione Abruzzo, scontro totale sui salari: tagli da 11 milioni in un settore

È alta tensione fra i sindacati e l’amministrazione guidata dal presidente Marsilio. I tagli da 11 milioni di un settore hanno lanciato un allarme

Scontro fra i sindacati e la Regione dopo un taglio da 11 milioni in un settore. L’allarme è stato lanciato direttamente dalla Cgil Abruzzo Molise. Un disavanzo che, secondo la sigla, è stato scaricato nuovamente sui lavoratori. Una situazione davvero molto critica e che ha alimentato ancora di più la tensione fra le due parti.

Marsilio in primo piano
Cgil e Regione Abruzzo, scontro totale sui salari: tagli da 11 milioni in un settore (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Immediata la replica da parte della Regione. “Gli 11 milioni tolti al salario accessorio del personale sanitario, tecnico, amministrativo rappresentano un istituto, disciplinato dalla legge statale e legato al Decreto Calabria, che può essere comunque erogato solo sul presupposto che le Regioni raggiungano l’equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario regionale“.

La replica dei sindacati

Immediata anche la risposta, citata dall’Ansa, dei sindacati che accusano il presidente Marsilio di “ritirarsi nella sua fortezza con tanto di maggioranza al seguito mentre gli operatori sanitari affronteranno una triste estate, senza che il presidente, l’assessore e il direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo abbiano minimamente comunicato il suddetto taglio ai sindacati“.

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La Cgil ha anche aggiunto come “il taglio di 11 milioni di euro, nei confronti delle ASL abruzzesi, a fronte un disavanzo di 113 milioni, dimostra come in Regione si stia raschiando il fondo del barile, non sapendo più come coprire il buco che si è creato“. Insomma, una polemica che va avanti ormai da diversi mesi e che conferma come la situazione fra le sigle sindacali e la Regione non è assolutamente delle tranquille.

La Cgil in piazza
La replica dei sindacati (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Una situazione che ha portato Daniele Marinelli, segretario regionale del Pd, a parlare di tagli intollerabili e gravissimi. Il numero uno dei dem abruzzesi ha anche ribadito come “la scelta segna l’ennesima retrocessione sociale ed etica della Regione Abruzzo sotto il governo Marsilio, che scarica il peso del proprio fallimento finanziario anche sui lavoratori della sanità“.

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