Nonostante il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, Jovanotti ha deciso di confermare i concerti previsti a Roma. L’unico rinvio riguarda la data del 26 aprile, spostata al giorno successivo per rispetto delle esequie che si svolgeranno quello stesso giorno. Ieri sera il primo live nel corso del quale il cantautore ha reso omaggio al Pontefice con un pensiero dal palco e messaggi sui social.
La morte di Papa Francesco ha scosso profondamente il paese, portando alla proclamazione di cinque giorni di lutto nazionale e alla sospensione di numerosi eventi pubblici, inclusi quelli legati al Natale di Roma.

Rinviate le partite della 34esima giornata di Serie A in programma sabato pomeriggio, rinviati tutti gli eventi sportivi in calendario. Per quanto riguarda invece gli spettacoli la scelta spetta ad artisti e organizzatori.
Jovanotti, un solo rinvio
In questo senso ha suscitato ampio dibattito la decisione di Jovanotti di non rinviare le date romane del suo tour PalaJova 2025, già tutte sold out. La serie di concerti è iniziata ieri: otto date fino al 2 maggio in quella che è la prima sosta dello spettacolo nella capitale, dove tornerà a fine maggio.
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La scelta di confermare i concerti al Palazzo dello Sport, ad eccezione della data del 26 aprile (posticipata al 27 proprio a causa della concomitanza con i funerali del Papa), ha innescato reazioni contrastanti: c’è chi ha apprezzato il gesto di continuità e chi invece ha giudicato inopportuna la scelta. Il cantautore ha risposto alle polemiche con parole di affetto e riconoscenza verso il Pontefice, sia sui social che dal palco.
La decisione di non fermarsi
Jovanotti ha affidato a Instagram il messaggio con cui ha spiegato la sua posizione, chiarendo che lo stop non era possibile: “Moltissimi hanno programmato da tempo di partecipare a questi concerti, in molti arriveranno a Roma da lontano. Suoneremo e realizzeremo i concerti romani con tutto il nostro slancio e la nostra passione di sempre e più di sempre”.
Nonostante l’imponente macchina organizzativa messa in moto per le esequie e l’arrivo in città di migliaia di fedeli, l’artista ha scelto di andare avanti: “Dedicheremo a lui il nostro spettacolo nel rispetto di una delle parole più amate da Papa Francesco, una parola che pronunciava spesso… gioia”
Jovanotti rinviata la data di sabato
L’unico cambiamento riguarda la data del 26 aprile, che slitta al 27 che inizialmente era una data di riposo: “Spero che questa cosa non crei troppi disagi” ha aggiunto Jovanotti in un altro messaggio offrendo anche la possibilità di rimborso a chi non riuscisse a raggiungere il PalaEur in occasione del concerto.

L’omaggio a Papa Francesco dal palco
Nel corso del primo concerto romano che si è tenuto ieri sera in un bagno di folla impressionante Jovanotti – applauditissimo – ha voluto dedicare un sentito pensiero a Papa Francesco: “Era un prete della periferia di Buenos Aires, e poi è diventato un uomo della periferia del mondo. Gli abbiamo voluto un mondo di bene, e lui ne ha voluto a noi, una parrocchia di nove miliardi di abitanti del mondo. Ce lo ha ripetuto ogni giorno del suo pontificato” ha dichiarato dal palco.
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Jovanotti sui social ha ricordato non solo la scomparsa di Bergoglio ma anche quella di Mario Vargas Llosa, lo scrittore peruviano morto il 13 aprile scorso, autore che il cantautore amava molto.
Jovanotti sul palco ha citato il poeta Pablo Neruda: “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”, sottolineando il valore della speranza e della rinascita.
Il cantautore ha anche ricordato il legame personale con il Vaticano, dove il padre prestava servizio nella gendarmeria della Santa Sede, e il quartiere in cui è cresciuto, Borgo Santo Spirito: luoghi profondamente intrecciati alla sua memoria.
Reazioni e polemiche
La scelta di proseguire, condivisa per altro da molti altri artisti che ieri erano regolarmente sul palco, ha comunque diviso l’opinione pubblica. Molti messaggi forti sui social: nessuna reazione da parte di Jovanotti che ha mantenuto un tono distaccato, evitando lo scontro diretto.