Potrebbe presentarsi anche nei più piccoli: la pressione alta va tenuta sotto controllo e bisogna seguire delle indicazioni ben precise per fare si che non diventi un problema cronico.
Pressione alta, occhio perché anche i bambini ne possono soffrire. Lo rivelano diversi studi effettuati anche da enti pediatrici ufficialmente riconosciuti. La situazione è da non prendere sottogamba, anche se la tendenza è purtroppo quella di sottovalutare la cosa. Si stima che il 3,5% dei bambini e degli adolescenti sia affetto da pressione alta. Ma la stima sale in maniera ulteriore verso l’alto, in media del 6,3%, se si prendono in considerazione anche i bambini che si trovano in uno stato di pre-ipertensione.
E non è certo difficile immaginare come ad avere dei problemi di pressione alta (o pressione arteriosa, è la stessa cosa) siano i bambini affetti da obesità infantile. In Italia sono fin troppi, tant’è che il nostro Paese risulta essere ai primissimi posti in questa triste classifica in Europa e nel mondo. Bisogna intervenire in ogni caso per impedire che i bambini affetti da ipertensione abbiano poi a che fare con questa patologia in maniera cronica quando saranno adulti.
Come può sorgere la pressione alta nei bambini
Però anche dei bambini non obesi possono sviluppare la pressione alta. E nel caso in cui ci siano più casi in famiglia, bisognerebbe procedere con appositi controlli. Ad esempio nel caso dei genitori ipertesi, può darsi che ci sia ereditarietà trasmessa ai figli. A partire dall’età di tre anni è bene sottoporre a misurazione della pressione sanguigna i piccoli, come specificato dalle Linee Guida Internazionali.
Nel caso in cui ci dovessero essere dei valori elevati in maniera ripetuta, bisogna subito avvisare il proprio medico di base. Un altro accorgimento importante da seguire consiste nel procedere con l’Holter Pressorio, se poi l’ipertensione dovesse manifestarsi continuativamente nel bambino per più di un anno.
Più in generale, l’Holter andrebbe usato nei casi di obesità infantile, di nascite premature o che stanno seguendo una terapia farmacologica.
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Via sale e zucchero per abbassare la pressione
Uno dei consigli più noti riguardo al come contrastare la pressione alta consiste nel limitare l’uso del sale. Questo vale tanto per gli adulti quanto per i più piccoli, e lo ribadisce anche l’Istituto Nazionale Americano per la Sorveglianza della Salute e della Nutrizione (NHANES). Il sodio va limitato, al pari anche degli zuccheri. Pure quelli raffinati e persino quelli naturali come il fruttosio possono concorrere ad un aumento della pressione.
Ancora, lo stile di vita è fortemente condizionante in merito al manifestarsi della pressione alta. Sedentarietà e scarso o nullo movimento fisico sono estremamente nocivi in tal senso. Bisogna però valutare in rari casi se quella in corso sia una ipertensione complicata; in tal caso la pratica di sport ed attività fisica andrà valutata di volta in volta.
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E poi è fortemente raccomandato procedere con un controllo anche dei livelli di colesterolo nei bambini, che può manifestarsi sempre a causa di trasmissioni ereditarie dai genitori. E controllare l’ipertensione costantemente nel caso di bambini obesi, colpiti da malattie ai reni, da diabete, coartazione aortica operata o che facciano ricorsi a dei farmaci tra i cui effetti collaterali può esserci proprio l’ipertensione.
