L’Aquila. “Variazioni del livello marino e movimenti verticali della crosta terrestre nel Mediterraneo: lezioni dal passato e scenari futuri”. È il titolo dell’evento organizzato dall‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a L’Aquila giovedì 21 novembre alle ore 16.00.
Per gli organizzatori “il livello del mare non è costante ma varia nel tempo da luogo a luogo, anche nel vicino Mar Mediterraneo. Qui si trova un ambiente più conservativo rispetto agli Oceani, e le sue coste mantengono le tracce geologiche e storiche dei passati livelli marini, diventando così laboratorio naturale per molti studi scientifici. La sua storia geologica inizia circa 250 milioni di anni fa e si evolve per i successivi milioni di anni in cui il Mediterraneo prende la forma attuale che tutti conosciamo con 22500 km di coste, una lunghezza di circa 4000 km da Gibilterra alle coste del Levante e un’area di 2.5 milioni di Km2, l’1% di tutti i mari del Pianeta. In questo complesso sistema idrologico e tettonico, vivono più di 30 milioni di persone e le popolazioni hanno sempre convissuto con le eruzioni vulcaniche , ii terremoti. In questo contesto, lo studio e la ricostruzione dei livelli marini del passato attraverso basi geologiche, geofisiche e archeologiche aiutano a comprendere l’attuale risalita del livello marino, che in alcune aree viene addirittura accelerata da subsidenza naturale o antropica. Poiché il mare sta salendo rapidamente, molte coste sono divenute vulnerabili e a rischio di inondazione marina entro le prossime decadi, con tutte le conseguenze economiche e sociali del caso”.
Per ogni incontro verrà rilasciato un attestato di frequenza utile per il riconoscimento di crediti formativi scolastici, universitari (CFU) e professionali (APC).