Bruce Springsteen torna con Tracks II: The Lost Albums, cofanetto monumentale che raccoglie sette album rimasti inediti tra il 1983 e il 2018. In uscita a fine giugno, è il più lungo viaggio nella musica del Boss che non avevamo ancora ascoltato
Cresce l’attesa per il ritorno di Bruce Springsteen in Italia, annunciato a Milano allo stadio di San Siro con due spettacoli, il 30 giugno e il 3 luglio. Biglietti ovviamente introvabili, se non a peso d’oro sul circuito dei secondary ticket, con tutti i rischi del caso.

Un evento attesissimo anche in considerazione del fatto che il Boss doveva essere sul palco già lo scorso anno, costretto a un rinvio a causa di problemi di salute che lo avevano forzato a rallentare il ritmo e posticipare diverse date, tra le quali quelle italiane.
Bruce Springsteen, c’è musica nuova
In un contesto di grande attesa e a distanza di 27 anni dal primo volume, Bruce Springsteen annuncia la pubblicazione di Tracks II: The Lost Albums, un progetto mastodontico che include 83 canzoni inedite registrate tra il 1983 e il 2018.
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Un ritorno che non è una semplice raccolta di brani scartati, ma un’esplorazione strutturata e coerente di una produzione rimasta nascosta negli immensi archivi dello studio del Boss per decenni. Un’idea che Springsteen aveva mantenuto nel cassetto per molti anni. Tant’è che il primo Tracks, pubblicato nel 1998, avrebbe già previsto un seguito. Che doveva essere pubblicato molto tempo fa. A cambiare completamente la narrativa discografica del rocker fu l’11 settembre che nel 2002 convinse Springsteen a concentrarsi completamente sul meraviglioso The Rising.
Tracks 2
Da allora sono arrivati altri nove album di inediti, numerosi tour internazionali, cinque album live e sei raccolte. Non è certo che Springsteen sia rimasto fermo… la sua produzione industriale di musica è andata avanti al punto che quando il suo editor e produttore Jon Landau gli ha confessato di avere almeno 300 canzoni già pronte per la pubblicazione rimaste inedite e a rischio di non vedere la luce, Springsteen ha nuovamente cambiato i suoi piani. Ed ecco dunque Tracks 2, sette album, 83 canzoni.
Il cofanetto, in uscita il 27 giugno per Sony Music, contiene sette album completamente formati e mai pubblicati prima, ognuno con titolo e copertina propri. Si tratta di lavori abbandonati nel tempo, alcuni dei quali praticamente quasi ultimati che ora si riuniscono in un unico progetto che si propone di colmare i vuoti nella discografia ufficiale del Boss.
Springsteen e la genesi di Tracks II
“È stato durante la pandemia che ho deciso di mettere ordine nei miei archivi e completare tutto ciò che avevo lasciato indietro – spiega Springsteen nel trailer ufficiale – avevo tempo per farlo e ho trascorso molto tempo in studio. Quando negli anni ’90 qualcuno diceva che fossi scomparso e che non avevo altro da dire, in realtà stavo lavorando senza sosta. Molti di questi album erano finiti, qualcuno era stato anche mixato, ma non li avevo mai pubblicati per motivi diversi”.
A differenza del primo Tracks questa nuova raccolta non è una selezione casuale di b-sides e demo: è una serie organica di sette album compiuti e finiti, ognuno con una propria identità ben precisa e una struttura narrativa consolidata.
Le configurazioni del cofanetto
Tracks II sarà disponibile in due formati principali: un box da sette CD e una raccolta in vinile da nove LP. Per chi preferisce una sintesi, uscirà anche una versione ridotta intitolata Lost and Found: Selections From the Lost Albums, che conterrà venti brani scelti. Entrambe le edizioni saranno disponibili dal 27 giugno.
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Il cofanetto comprenderà anche un libro cartonato da 100 pagine con fotografie d’archivio firmate da uno degli artisti che storicamente seguono il Boss a una vita – Erik Flannigan -completato da una introduzione personale di Springsteen.

I sette album inediti di Springsteen
Garage Session e Streets of Philadelphia
La forza del progetto risiede nella varietà stilistica e nella profondità tematica dei sette dischi. LA Garage Sessions ’83 è una sorta di ponte tra l’introspettivo Nebraska e l’acclamato Born in the U.S.A.: un disco realizzato in economia e quasi analogicamente con diverse chicche di alto profilo come Fugitive’s Dream o Black Mountain Ballad.
Streets of Philadelphia Sessions segue l’inedito pubblicato per l’omonimo film da Oscar di Jonathan Demme interpretato da Tom Hanks e Denzel Washington. Paradossalmente la canzone che dà il titolo al disco non c’è: in compenso Springsteen pubblica un vario assortimento di brani che non hanno nulla a che fare con la E Street Band, un repertorio molto più elettronico e sperimentale.
Da Faithless a Inyo
Molto ispirato è Faithless che Springsteen annuncia come “Una meditazione sul senso della vita, la fede e l’accettazione. Aveva senso solo per conto proprio, autonomamente, e come tale l’ho realizzato”. Materiale eccellente che inizialmente il Boss aveva scritto per un altro film che poi non fu mai realizzato.
Poi, nel 1995 Springsteen inizia a esplorare quel patrimonio country and western che si sarebbe concretizzato con l’album dedicato a Bob Seger e Western Stars: il Boss lavora su tracce assolutamente country e lo fa con i suoi più stretti collaboratori della E Street Band. Nasce Somewhere North of Nashville, forse una delle cose che ai suoi fan storici piaceranno di più.
Inyo è una storia di racconti di confine e di separazione. Un tema molto caro a Springsteen che riflette su muri e filo spinato, famiglie divise e riunite, vicini di casa che arrivano da lontano: El Jardinero e Ciudad Juarez sono canzoni che evocano la frontiera e il confronto. Non sempre a lieto fine.
Twilight Hours e Perfect Hours
Registrato tra il 2010 e il 2011 Twilight Hours è l’album che anticipa definitivamente lo stile orchestrale di Western Stars. Descritto come un noir di metà secolo con arrangiamenti orchestrali, include brani come High Sierra e Dinner at Eight.
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Perfect World è sicuramente l’album più vicino al sound classico della E Street Band, canzoni che potrebbero fare irruzione nella sua scaletta dal vivo e lasciare un impatto. Da qui arriva Rain in the River, scelto non a caso come brano promozionale per i circuiti radiofonici.

Cinque anni di riediting
Molti fan riconosceranno nei titoli tracce già citate in interviste o voci di corridoio nel corso degli anni. Springsteen ha spesso parlato di lavori incompleti o mai pubblicati, ma mai prima d’ora aveva aperto il suo archivio in modo così strutturato.
Lo stesso Springsteen si dice entusiasta del lavoro svolto, anche in considerazione della mole di canzoni pubblicate: “Alcuni di questi dischi erano completi già da tempo, ma non mi convincevano del tutto o mancava qualcosa o erano inseriti in un racconto che nel frattempo stava portandomi dopo altre direzioni. Per completare il tutto ho impiegato circa cinque anni, pubblicando nel frattempo due dischi”.
Pubblicato anche uno splendido video trailer di due minuti che mostra le copertine dei sette album e brevi spezzoni dei brani.
La tracklist completa di Tracks II
LA Garage Sessions ’83
- Follow That Dream
- Don’t Back Down On Our Love
- Little Girl Like You
- Johnny Bye Bye
- Sugarland
- Seven Tears
- Fugitive’s Dream
- Black Mountain Ballad
- Jim Deer
- County Fair
- My Hometown
- One Love
- Don’t Back Down
- Richfield Whistle
- The Klansman
- Unsatisfied Heart
- Shut Out The Light
- Fugitive’s Dream (Ballad)
Streets of Philadelphia Sessions
- Blind Spot
- Maybe I Don’t Know You
- Something In The Well
- Waiting On The End Of The World
- The Little Things
- We Fell Down
- One Beautiful Morning
- Between Heaven and Earth
- Secret Garden
- The Farewell Party
Faithless
- The Desert (Instrumental)
- Where You Goin’, Where You From
- Faithless
- All God’s Children
- A Prayer By The River (Instrumental)
- God Sent You
- Goin’ To California
- The Western Sea (Instrumental)
- My Master’s Hand
- Let Me Ride
- My Master’s Hand (Theme)
Somewhere North of Nashville
- Repo Man
- Tiger Rose
- Poor Side of Town
- Delivery Man
- Under A Big Sky
- Detail Man
- Silver Mountain
- Janey Don’t You Lose Heart
- You’re Gonna Miss Me When I’m Gone
- Stand On It
- Blue Highway
- Somewhere North of Nashville
Inyo
- Inyo
- Indian Town
- Adelita
- The Aztec Dance
- The Lost Charro
- Our Lady of Monroe
- El Jardinero (Upon the Death of Ramona)
- One False Move
- Ciudad Juarez
- When I Build My Beautiful House
Twilight Hours
- Sunday Love
- Late in the Evening
- Two of Us
- Lonely Town
- September Kisses
- Twilight Hours
- I’ll Stand By You
- High Sierra
- Sunliner
- Another You
- Dinner at Eight
- Follow The Sun
Perfect World
- I’m Not Sleeping
- Idiot’s Delight
- Another Thin Line
- The Great Depression
- Blind Man
- Rain In The River
- If I Could Only Be Your Lover
- Cutting Knife
- You Lifted Me Up
- Perfect World