Popoli, sgominata la banda dei furti delle auto: traditi da un piccolo errore

Al termine di una brillante indagine, i Carabinieri di Pescara sono riusciti a risalire e a denunciare un uomo che stava terrorizzando gli automobilisti della zona

E’ uno dei business del momento, rubare parti di automobili per poi rivenderle al mercato nero guadagnando discrete somme che alimentano un fiorente giro d’affari parallelo a quello delle case automobilistiche ufficiali. Una volta erano soltanto le gomme delle automobili, ora sono i sistemi satellitari, fanaleria, paraurti e l’intero pacco batteria delle auto elettriche o ibride.

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Aveva cannibalizzato delle auto: rintracciato e denunciato grazie a delle macchie di sangue – Abruzzocityrumors.it

È stato individuato e denunciato in stato di libertà il presunto autore del furto di parti di carrozzeria e dell’impianto multimediale da una Fiat 500 X, avvenuto nella notte del 4 febbraio 2025 a Popoli Terme, un piccolo comune in provincia di Pescara in Abruzzo, grazie a una meticolosa attività investigativa condotta dai Carabinieri della locale Stazione. I militari dell’Arma individuando le tracce lasciate dal topo d’auto all’interno dell’abitacolo sono risaliti all’autore del furto.

Un fiorente mercato nero dei pezzi d’auto

E’ diventato uno dei mercati dei furti più fiorenti degli ultimi anni. Addirittura più redditizio del furto dell’intera vettura sicuramente più difficile poi da “piazzare” sul mercato. L’introduzione di alcuni ritrovati tecnologici sulle auto moderne ha infatti spinto bande di malfattori a specializzarsi nel “cannibalizzare” le automobili, è sempre più frequente infatti oramai vedere parcheggiate nelle vie delle grandi città e non solo, macchine senza le quattro ruote, prive degli sportelli, derubate di alcune importanti componenti elettroniche all’interno dell’abitacolo. Un problema non soltanto italiano, ma che da alcuni anni sta imperversando anche nelle più importanti nazioni europee, come Inghilterra, Francia e Spagna.

Un fiorente mercato nero dei pezzi d’auto – Abruzzocityrumors.it

Il fenomeno è letteralmente esploso negli ultimi 24 mesi, tanto che nei primi mesi del 2024 ha fatto registrare un’impennata del 25%. Secondo le ultime statistiche, ad esempio, un’auto su quattro delle 1,8 milioni circolanti nella Capitale, nell’ultimo anno, ha subito un furto mentre era parcheggiata in strada, ma anche all’interno dei garage condominiali e privati. Un business alimentato anche dalle difficoltà delle stesse case automobilistiche nel rifornire di pezzi di ricambi i propri magazzini, alimentando così un mercato parallelo del tutto illegale di chi non può aspettare per mesi l’arrivo di quel componente che faccia tornare circolante la propria vettura.

Fermato in Abruzzo per tracce di sangue

Il problema purtroppo non sta più riguardando solo i cittadini delle grandi città, ma il fenomeno si è spostato anche nelle cittadine di provincia e nei comuni più piccoli. L’ultimo esempio arriva da Popoli Terme, un piccolo centro in provincia di Pescara, dove si erano registrati alcuni furti di componenti di automobili che avevano innervosito i residenti. Al termine di una brillante indagine, i Carabinieri di Pescara sono riusciti a risalire all’autore del furto di alcuni componenti elettronici che nel febbraio scorso erano stati cannibalizzati da una  Fiat 500 X. Infatti il ladro, proprio mentre si adoperava per smontare l’abitacolo della vettura, si era evidentemente ferito a una mano e i militari sono riusciti così a individuare l’autore del furto mediante l’esportazione di macchie ematiche rinvenute sul luogo del reato.

Fermato in Abruzzo per tracce di sangue – Abruzzocityrumors.it

Tali tracce sono state repertate e successivamente inviate per la comparazione del DNA presso i laboratori del Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri di Roma. Dall’esito dell’ accertamento si è così riusciti a risalire all’autore, un 29enne di origini campane, con precedenti specifici. Una volta messe le indagini sulla strada giusta, i Carabinieri hanno esaminato anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza del Comune che hanno ripreso il transito di un veicolo intestato a un familiare dell’indagato proprio nelle ore in cui è stato commesso il furto. In seguito è anche emerso che le due persone a bordo erano state responsabili di altri furti di auto o parti di esse in altre zone dell’Abruzzo.

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