Il restauro dovrà avvenire entro tre mesi dalla consegna dei lavori. L’opera venne fortunosamente recuperata durante i lavori di ristrutturazione della Sala Buozzi, dove era stata depositata e utilizzata come bacheca, ignorandone, evidentemente, il valore artistico.
Inizialmente attribuita al maestro Mario Giacomelli l’opera è stata poi riconosciuta come un’istallazione (litografia su carta da manifesto, di Emilio Vedova (1919-2006), artista tra i promotori, nel dopoguerra, del “Fronte nuovo delle arti” e esponente del “Gruppo degli Otto”, protagonista del panorama culturale del secolo scorso.
L’opera fu donata alla città dal pittore e incisore veneziano in occasione della rassegna d’arte “Agorà” organizzata a Giulianova nei primi anni Ottanta.
L’autenticità dell’opera è stata anche attestata dal direttore dell’archivio e collezione della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Fabrizio Gazzarri, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, recatosi, nell’immediatezza del ritrovamento, direttamente a Giulianova per visionarla.