Attenzione a come ci si comporta in spiaggia: alcuni comportamenti molto comuni rischiano di far scattare multe anche molto salate.
Con l’arrivo dell’estate, ogni anno si ripresenta regolarmente lo stesso interrogativo: cosa è concesso fare in spiaggia? Vacanza è sinonimo di relax: le regole stringenti della vita lavorativa vanno come in stand-by. Ma l’esigenza – più che legittima – di staccare non equivale a mettere tra parentesi le esigenze della vita comune.
In altre parole: andare in vacanza non significa fuoriuscire dalla civiltà e anche in spiaggia ci sono delle regole da rispettare per il bene di tutti. E questo vale sia nelle spiagge libere (vale a dire quelle che rientrano nel demanio pubblico) che nei lidi balneari. Lungomare e spiaggia vanno infatti preservati e per questo motivo su tutte le coste italiane esiste un codice comportamentale comune.
Inutile dire che non si tratta di semplici consuetudini da osservare, come il bon ton, ma di vere e proprie regole codificate. Poco importa che ci si trovi in spiaggia: chi commette queste infrazioni – alcune sono previste per comportamenti davvero abituali sulle spiagge – rischia di incorrere in sanzioni pure piuttosto pesanti, anche nell’ordine dei 500 euro.
Infrazioni in spiaggia, ecco quando si rischiano multe salate
Come prima cosa bisogna sapere che è discrezione dei singoli Comuni e dei gestori degli stabilimenti balneari inasprire eventualmente le regole previste dalla normativa nazionale (una maggiore severità che naturalmente deve essere motivata, non stabilita arbitrariamente). Ad ogni modo andiamo a vedere quello che non si può mai fare su una spiaggia italiana.
Come prima cosa in spiaggia è vietato pescare pesci, ma anche meduse, stelle marine e altri animali. Se il divieto di pesca in spiaggia è facilmente immaginabile, forse meno preventivabile è l’impossibilità di raccogliere le conchiglie e portarsi la sabbia a casa. Vietato anche ascoltare la musica ad alto volume e disturbare la quiete delle altre persone.
In spiaggia non si può nemmeno dormire in tenda o in accampamento, lasciare il proprio ombrellone o accendere falò. E a meno di non trovarsi su una spiaggia nudista o naturalista, non è concesso prendere il sole nudi. Attenzione: rischia anche chi acquista merce contraffatta e getta i mozziconi sotto la sabbia. Nulla da fare anche per chi pratica o ama farsi praticare massaggi a pagamento.
In aggiunta a queste regole generali i singoli stabilimenti possono anche impedire l’accesso ai cani (ammessi invece di norma nelle spiagge libere), proibire il fumo e il topless. Come detto però queste variazioni vanno motivate e debitamente segnalate. Altre limitazioni supplementari potrebbero riguardare attività potenzialmente in grado di disturbare i bagnanti come quelle di giocare a calcio o a pallavolo in spiaggia.