Il fratello di Filippo Tortu è al centro dell’inchiesta a causa di un presunto spionaggio ai danni del campione Marcell Jacobs
Marcell Jacobs e Filippo Tortu sono due dei protagonisti delle Olimpiadi di Tokyo andate in scena nel 2021. I due atleti italiani hanno scritto la storia del nostro Paese, riuscendo a vincere un oro olimpico nella staffetta 4×100 insieme a Lorenzo Patta e Fausto Desalu con un tempo di 37″50′. La seconda per Jacobs, già campione nei 100 metri con il tempo di 9’80”.

I due sono da sempre legati da un profonda rivalità che, però, sembrava esser stato ormai superata nel momento dell’abbraccio dopo il traguardo superato per primi a Tokyo, quando, avvolti dalla bandiera italiana, hanno celebrato una vittoria raggiunta di squadra, con il contributo di tutti e quattro.
La loro storia, però, oggi si macchia di un altro capitolo che rischia di compromettere definitivamente il loro rapporto. L’inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese e del Ros – coordinata dal pm di Milano, Francesco De Tommasi – sui presunti dossieraggi illegali dell’agenzia di cyber-spie Equalize ha lasciato tutti senza parole.
Tra gli indagati per questo tentativo di spionaggio, tramite Equalize, infatti, ci sarebbe anche il fratello di Filippo Tortu, Giovanni, che, non è noto ancora per quali ragioni, avrebbe portato avanti delle ricerche sulle condizioni di Marcell Jacobs a Tokyo 2021.
Le indagini sulla questione Jacobs
Una indagine che inevitabilmente lascia perplessi. Jacobs non ha mai avuto niente a che fare con la Wada o con la Nado Italia e dalle due agenzie non risultano documenti che possano evidenziare una positività al doping da parte dell’atleta italiano. Per questo lascia perplessi quanto fatto da Giovanni Tortu.

Il fratello di Filippo, d’altronde, avrebbe commissionato a Equalize di acquisire informazioni, riferibili al 2020 e al 2021, su analisi del sangue eseguite su Jacobs e su alcuni contenuti di telefonate e chat avute tra Marcell Jacobs e il suo staff, con particolare riferimento al suo allenatore e al nutrizionista.
Direttamente dagli Stati Uniti, Marcell Jacobs ha commentato le ultime notizie, evitando però di scagliarsi contro la famiglia Tortu e contro il suo rivale e amico: “Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo. Detto questo, che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa”.
Queste le parole scelte da Jacobs per commentare quanto accaduto, scegliendo però di rivolgersi duramente a Mei, il numero uno della Federatletica: “Dal presidente della Fidal, Stefano Mei, mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la Procura completi le indagini”.