Google Maps, la app decisiva per risolvere un terribile caso di omicidio

La svolta decisiva fornita da Google Maps, senza gli inquirenti molto difficilmente sarebbero riusciti a risolvere questo cold case clamoroso.

Google Maps lo usiamo tutti, per qualsiasi tipo di spostamento. Che sia per selezionare un percorso di breve durata o che richieda invece delle ore per potere essere completato. Con questo strumento di navigazione possiamo avere tutto quello che serve per imboccare il percorso migliore e per venire a conoscenza in tempo reale di eventuali ostacoli e rallentamenti alla viabilità. L’impiego di Google Maps può tornare utile anche solo per consultare il livello di traffico su una strada che dovremo percorrere.

Google Maps
Google Maps, la app decisiva per risolvere un terribile caso di omicidio (abruzzo.cityrumors.it)

Insomma, Google Maps è diventato parte integrante delle nostre vite quotidiane, fornendo indicazioni stradali e informazioni dettagliate sui luoghi che ci circondano. La sua applicazione però va oltre la semplice navigazione, come dimostra un episodio di cronaca nera avvenuto di recente. Infatti le sue funzionalità si sono rivelate fondamentali anche per le indagini delle forze dell’ordine. Un caso di omicidio in Spagna ha messo in luce come le immagini di Google Street View possano fornire indizi cruciali nelle indagini criminali.

Omicidio risolto grazie a Google Maps, la scomparsa ed il ritrovamento di un corpo

La storia ha inizio con la scomparsa di un uomo cubano che si era trasferito in Spagna in cerca di una donna che credeva essere la sua compagna. Dopo che un familiare ha denunciato la scomparsa, la polizia ha avviato le indagini, focalizzandosi su un piccolo comune nella provincia di Soria, dove l’uomo viveva. Le ricerche hanno preso una svolta inquietante quando una parte del corpo smembrato della vittima è stata rinvenuta in un cimitero locale, confermando i sospetti di omicidio.

L'immagine colta da Google Maps
Omicidio risolto grazie a Google Maps, la scomparsa ed il ritrovamento di un corpo (abruzzo.cityrumors.it) Foto @BBC News

Nelle fasi iniziali delle indagini, gli investigatori hanno esaminato vari indizi, tra cui immagini tratte da un’applicazione di localizzazione. Questo strumento si è rivelato essere Google Maps, con in particolare le sue immagini di Street View. Durante un passaggio in auto di Google per le strade di Tajueco, è balzato agli occhi degli inquirenti un momento cruciale: uno dei sospettati di omicidio già messi nel mirino dalle autorità è stato visto mentre caricava qualcosa nel bagagliaio di un’auto rossa.

Sebbene l’immagine non abbia fornito prove definitive, ha rappresentato un importante tassello per le forze dell’ordine. Dopo aver analizzato ulteriormente le informazioni, gli agenti sono riusciti ad arrestare due persone: la compagna della vittima ed un uomo adesso legato a quest’ultima. Entrambi sono accusati di vari reati molto gravi, ma le indagini sono ancora in corso, con la polizia che cerca di ricostruire completamente la dinamica degli eventi.

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Google Maps: un altro precedente

Questo non è il primo caso in cui Google Maps ha fornito un supporto decisivo nelle indagini. Nel 2019, ad esempio, le immagini di Google Earth hanno aiutato a risolvere un omicidio irrisolto da oltre vent’anni, rivelando la posizione di un’auto sommersa in uno stagno. Nel 2022, la polizia italiana ha utilizzato Street View per localizzare un noto latitante mafioso, dimostrando ancora una volta l’efficacia di queste tecnologie nella lotta contro il crimine.

Icona di Google Maps
Google Maps: un altro precedente (abruzzo.cityrumors.it)

L’uso di Google Maps e di altre tecnologie simili nel contesto delle indagini criminali solleva questioni interessanti riguardo all’intersezione tra tecnologia e giustizia. Mentre alcuni potrebbero considerare l’uso di tali strumenti come una violazione della privacy, altri vedono in essi una opportunità per migliorare la sicurezza pubblica. La capacità di accedere a informazioni visive dettagliate su luoghi specifici può rivelarsi fondamentale per risolvere casi che altrimenti rimarrebbero irrisolti.

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Le forze dell’ordine potrebbero sempre più integrare strumenti tecnologici nei loro metodi di lavoro per raccogliere prove o testimonianze visive. Il caso spagnolo mette in evidenza come alcuni strumenti che utilizziamo quotidianamente, anche inaspettatamente possano avere un impatto significativo in situazioni drammatiche. La capacità di Google Maps di documentare il mondo in modo così dettagliato ha aperto nuove frontiere nelle indagini, dimostrando che, a volte, un semplice scatto può cambiare il corso di una vita.

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