E’ una sorta di appello quello che il tenente di vascelo Claudio Bernetti, comandante della guardia costiera di Giulianova, lancia ai tanti che frequentano il litorale teramano e coloro che lo frequenteranno nelle prossime settimane.
L’APPELLO
Il riproporsi nelle cronache degli ultimi giorni di un crescente numero di avvenimenti riguardanti situazioni di potenziale o concreto pericolo in mare a discapito di turisti o bagnanti, con il susseguirsi serrato di interventi di soccorso, impone – nella veste di professionista del soccorso – alcune doverose considerazioni sull’importanza di approcciarsi al mare e alla frequentazione delle nostre coste con il necessario senso di responsabilità.
Quand’anche infatti le anzidette situazioni di pericolo siano causate da circostanze difficilmente prevedibili, corre l’obbligo di osservare come – sovente purtroppo – la sottovalutazione dei rischi possa costituire per i bagnanti la principale causa di pericolo per la propria sicurezza.
Mi rivolgo pertanto, non solo a coloro che frequentano il mare occasionalmente, ma soprattutto verso quanti, nella certezza di conoscerne segreti e dinamiche, sottostimano le conseguenze irrimediabili che possono derivarne.
È fondamentale infatti che – pur nella consapevolezza di poter contare sull’intervento tempestivo di una complessa e articolata “macchina del soccorso” rimessa al coordinamento dell’Autorità marittima – chi frequenta le nostre spiagge lo faccia nella convinzione che la prudenza e la prevenzione siano la prima e necessaria cornice di sicurezza per il periodo di riposo che si accingono a trascorrere lungo la nostra costa.
Faccio appello pertanto – tramite gli organi di informazione – al senso di responsabilità di turisti e bagnanti e alla loro consapevolezza di essere i primi “bagnini” di se stessi e veri “guardiacoste” della propria incolumità.
Assicuro al contempo che la Guardia Costiera, e con essa tutti gli operatori del soccorso, continueranno a profondere ogni sforzo operativo possibile per vigilare e vegliare sulla sicurezza di chi frequenta il nostro mare.