Una donna di 85 anni, Marisa Bontà, ha perso la vita a causa di un incendio scoppiato all’interno della sua abitazione: dalle ricostruzioni effettuate, pare che la donna stesse scaldando il latte quando ha perso il controllo delle fiamme, che hanno avvolto in breve tempo la sua cucina nell’abitazione a Corropoli.
La figlia della donna ha trovato la madre in condizioni disperate: le ustioni ricoprivano infatti la parte superiore del corpo, mentre – poco distante – il fornello su cui c’era il pentolino del latte era ancora acceso.
La vestaglia in materiale sintetico indossata dalla donna è probabilmente entrata in contatto con le fiamme, scatenando un rogo che purtroppo l’anziana non ha potuto fronteggiare.
Allertati immediatamente, i medici sono giunti sul posto dell’accaduto non potendo però far altro che constatare il decesso. Sul luogo sono giunti anche i Carabinieri della stazione di Corropoli: il magistrato, accertata successivamente la natura accidentale dell’evento, non ha ritenuto utile disporre l’autopsia, concedendo il nulla osta per la sepoltura della salma.
Un altro incidente domestico con esito tragico
Ogni anno – secondo quanto suggerisce l’Istat – sono circa 4 milioni gli incidenti che si verificano nelle abitazioni degli italiani, di cui 8 mila quelli mortali.
Sempre secondo le ultime statistiche Istat, ad essere maggiormente coinvolti in queste situazioni sono gli over 65, che costituiscono l’80% degli infortuni mortali, la popolazione femminile e i bambini in età pediatrica. La prima casa di mortalità tra i bambini è determinata proprio dagli incidenti domestici.
A conferma di quanto accaduto, il luogo della casa che ha il maggior tasso di incidenti domestici è la cucina, con il 40% del totale. La causa più frequente di incidente nelle abitazioni è la caduta (55%), davanti al taglio (17%), l’urto e lo schiacciamento (14%), l’ustione termica o chimica (7%).
Per quanto poi attiene le attività ritenute più pericolose in ambito domestico, al primo posto ci sono quelle di pulizia domestica e di preparazione del cibo, che hanno un tasso del 23,2% tra gli incidenti in casa. A seguite c’è il fai-da-te con il 16,5%, mentre sul gradino più basso di questo ben poco invidiabile podio ci sono le attività come nutrirsi, riposare o lavarsi, che assorbono il 14,2% di tutti gli infortuni.
Secondo le ultime informazioni condivise dall’Istituto Superiore della Sanità, sono 135 mila i ricoveri ospedalieri per infortunio domestico, costituendo il 23% di tutti i ricoveri per trauma. In Italia, ricordiamo, il trauma da incidente è la seconda causa di mortalità tra gli adolescenti e i bambini.