Una vicenda che si trascina da anni, ovvero da quando l’edificio è rimasto disabitato. Da allora mai un intervento di manutenzione, con l’area tutt’attorno diventata una boscaglia con serpi e roditori ovunque.
L’amministrazione rosetana ha provato a contattare gli eredi che però vivono all’estero e che non hanno manifestato alcun interesse nei confronti dell’immobile. Il sindaco Sabatino Di Girolamo è stato costretto ad emettere un provvedimento per un intervento immediato, legato a questioni igienico-sanitarie.
La situazione era diventata insostenibile e a più riprese i residenti della zona avevano sollecitato un’azione da parte del Comune. In passato Villa Ranalli era diventata luogo di rifugio per senza tetto o per tossicodipendenti.
Alcuni imprenditori della zona avevano manifestato un certo interesse per acquistare l’area, avviare un programma di recupero con la realizzazione di un moderno stabile e nuovi spazi verdi. Ma la complessità della questione tra i vari eredi ha reso impossibile al momento ogni azione di compravendita.