“Parametri perfettamente nella norma, in linea con la costante balneabilità delle acque dal 2010 e negli anni a seguire. Ciò – dichiara il sindaco – a conferma di quanto avevo dichiarato ieri. Ribadisco quindi come si sia trattato di un fatto episodico, e come sia a questo punto necessario che gli organi competenti effettuino prelievi e analisi costanti sul fiume Salinello, che è un corpo recettore, al fine di verificare se vi siano sversamenti”.
“Credo sia necessario a questo punto – fa eco l’assessore al Demanio Archimede Forcellese – dare vigore all’idea del cosiddetto ‘contratto di fiume’ lanciato dall’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marconi. Si tratta in sostanza di uno strumento che consente di superare i problemi, sia amministrativi e sia di competenza tra gli Enti, evitando così tempi lunghi e procedure complesse, dando modo di avere una sorta di regia unica per pianificare gli interventi e dare seguito alla loro esecuzione”.
Roseto. L’Arta ha comunicato che sono tornate nella norma, a seguito dei prelievi effettuati il 15 maggio, le analisi relative ai due punti di monitoraggio di via del Mare, a Cologna Spiaggia, e alla foce del Borsacchio (50 metri a nord e 50 metri a sud). L’ordinanza di divieto di balneazione emessa ieri a titolo temporaneo e cautelativo dal sindaco di Roseto è stata, pertanto, revocata. Intanto, il primo cittadino ha dato mandato alle forze di Polizia municipale di avviare controlli a tappeto sul territorio, per verificare la presenza di eventuali allacci abusivi alla rete delle acque bianche. “Oltre a questi controlli – dichiara Enio Pavone -, daremo immediatamente corso ad una verifica, tramite una ditta specializzata, che consentirà di risalire tutti i canali di scolo, che portano le acque bianche a mare, e di individuare la presenza di eventuali scarichi illegali. Questi, ove riscontrati, costituiscono reati e daranno seguito a cospicue sanzioni pecuniarie e conseguenze penali per i responsabili”.L’amministrazione comunale è fermamente intenzionata a fare chiarezza su eventuali responsabilità, anche per prevenire il verificarsi di simili fenomeni nel pieno della stagione estiva.“Non è ammissibile – prosegue il sindaco – che fatti del genere si ripetano o che per qualche irresponsabile debba pagare tutta la città, con gravi danni per l’immagine e per l’economia turistica locale. Fortunatamente l’interdizione è stata circoscritta solo per un breve lasso di tempo a due punti ben precisi e a stagione balneare non ancora iniziata. Tuttavia questi problemi spesso riscontrati alla foce dei fiumi, che hanno portato anche il Comune di Giulianova ad analogo provvedimento per il punto 100 metri a sud della foce del Salinello, impongono da parte delle autorità competenti la massima vigilanza sullo stato di salute dei nostri corsi d’acqua”. “Tra il Comune e la Ruzzo Reti – interviene l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Fornaciari – è in corso un confronto costante. Dal primo sopralluogo effettuato ad aprile si sono susseguiti una serie di tavoli con i responsabili dell’azienda e di verifiche tecniche che porteranno ad una ricognizione completa delle condotte di smaltimento delle acque bianche e nere presenti sul territorio comunale. Questo consentirà di rilevare e far fronte a eventuali guasti e criticità riscontrati nel sottosuolo, per cercare di garantire una stagione balneare senza inconvenienti per residenti e turisti”.